Ennesimo agguato nel reggino: 27enne ucciso a colpi di fucile
Nuovo agguato nel reggino, nella mattinata odierna, di giovedì 29 maggio, un operaio di 27 anni, Michele Vallelunga, è stato raggiunto da una raffica di colpi da fucile a San Pietro di Caridà, mentre si trovava su una strada interpoderale in una zona montuosa di località Prateria.
Ferito - sebbene in modo non grave - anche il cognato, Salvatore Oppedisano, fratello di Domenico Oppedisano, operaio agricolo anch'egli ucciso nella stessa zona e modalità, l'8 aprile dello scorso anno (QUI).
Secondo una prima ricostruzione, pare che a fare fuoco contro il 27enne siano state due persone che l'avrebbero raggiunto sul luogo a bordo di una Jeep.
La ricostruzione del ferito
In base a quanto riferito proprio da Oppedinsamo - che ha riportato solo una lieve escoriazione al naso - quest'ultimo, insieme a Vallelunga, sarebbero stati su un trattore diretti in un bosco per tagliare della legna.
Una volta arrivati vicino ad una siepe avrebbe visto i due uomini, coi volti coperti da un passamontagna, uscire fuori e fare fuoco.
Oppedisano sarebbe quindi riuscito a buttarsi giù dal mezzo agricolo finendo poi in una scarpata, mentre per il 27enne non ci sarebbe stato scampo, vevendo raggiunto dai pallettoni alla testa ed al torace.
Un'area macchiata dal sangue
Nello stesso comune, il 14 novembre del 2024, fu consumato un altro omicidio: quello di Valerio Cirillo, di 21 anni, fatto fuori a colpi di pistola (QUI).
Ma la scia di sangue che caratterizza l'area non si ferma qui, andado a ritroso nel tempo, il 10 settembre del 2022, ad essere preso di mira con una lupara era stato Alessandro Morfei, di 30 anni (QUI), ammazzato mentre lavorava la terra su un trattore nelle campagne di Dinami, comune del Vibonese situato a pochi chilometri dal luogo del delitto di oggi.
Le indagini sul nuovo omicidio sono condotte dai Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, che stanno cercando di verificare un ipotetico legame tra i quattro delitti.