Livorno e Crotone costruiscono “Ponti di umanità”, con l’accoglienza e la solidarietà

Crotone Attualità

Un incontro istituzionale sui temi dell'accoglienza e della solidarietà: si è svolto a Livorno tra la delegazione del Comune di Crotone composta dall’assessore alle Politiche Sociali Filly Pollinzi e il portavoce del sindaco Francesco Vignis e l’amministrazione locale guidata da Luca Salvetti.

La delegazione pitagorica oltre che dal primo cittadino toscano è stata ricevuta anche dal vice sindaco Libera Camici, dagli Assessori Andrea Raspanti ed Angela Rafanelli e dai consiglieri Comunali Michela Castellani e Roberto Danieli.

L’iniziativa è stata favorita dall’associazione Protagonisti per la Città, presieduta da Angie De Santi Simonini, da sempre attiva nella promozione di progetti che mettono al centro la memoria collettiva e l’impegno civile.

Due i temi principali dell’incontro: il Giardino di Sara, dedicato a Sara, la prima donatrice di organi di Livorno, e il Giardino di Ali, uno spazio di memoria e riflessione dedicato alle vittime della strage di Cutro, avvenuta il 26 febbraio 2023.

Entrambi i rappresentano simboli forti di solidarietà, accoglienza e impegno per i diritti umani, e sono il frutto di un percorso condiviso tra istituzioni, cittadini e associazioni del territorio.

Il dialogo tra le città è fondamentale per costruire una rete di memoria e responsabilità civile. Il Giardino di Sara e il Giardino di Ali sono luoghi vivi, che raccontano storie diverse ma unite dalla forza dell’amore, della solidarietà e della speranza. Come amministrazione comunale di Crotone, siamo orgogliosi di rafforzare il legame con Livorno attraverso questi progetti che parlano al cuore delle personeha detto l'assessore Pollinzi

Durante l’incontro, al quale hanno partecipato i genitori di Sara, sono state gettate le basi per future collaborazioni tra le due città, in particolare nel campo della cultura della memoria, dell’inclusione sociale e delle politiche giovanili.

Protagonisti per la Città ha espresso soddisfazione per il risultato dell’iniziativa, sottolineando l’importanza di costruire “ponti di umanità” che superino confini geografici e culturali.