Influenza, Federfarma: “Si punti su farmacie per aumentare copertura vaccinale”
"Anche per la stagione 2025-2026, il Ministero della Salute (circolare ministeriale del 25/07/2025) ha confermato l’avvio della campagna di vaccinazione antinfluenzale a partire da ottobre, con l’obiettivo di potenziare la protezione della popolazione, in particolare dei soggetti fragili". È quanto si legge in una nota di Federfarma Calabria.
"La circolare ministeriale ribadisce il ruolo centrale della rete delle farmacie territoriali nel facilitare l’accesso al vaccino, ridurre i divari di copertura e rendere la vaccinazione un gesto semplice, abituale e condiviso" prosegue il testo.
"L’influenza continua a rappresentare una minaccia rilevante per la salute pubblica, con milioni di casi ogni anno e un impatto significativo su ospedali, pronto soccorso e luoghi di lavoro. In Italia, è ancora tra le principali cause di mortalità, soprattutto tra gli anziani e le persone con patologie croniche".
"Nell’ultima stagione, in Calabria la copertura tra gli over 65 è rimasta al di sotto dell’obiettivo minimo del 75%, come nel resto del Paese. Per invertire questa tendenza, occorre rafforzare i modelli organizzativi già esistenti, puntando su una vera sinergia tra medici di medicina generale, pediatri, servizi vaccinali e soprattutto farmacie" viene poi specificato.
"Il coinvolgimento delle farmacie calabresi può e deve essere potenziato. Oltre a continuare a offrire la vaccinazione ai soggetti previsti dalla circolare (over 60, bambini 6 mesi–6 anni, donne in gravidanza, operatori sanitari, soggetti fragili, lavoratori dei servizi essenziali), si potrebbe valutare l’estensione della vaccinazione in farmacia anche alle persone con patologie croniche, previa individuazione e valutazione da parte del medico curante. Una misura che, se ben coordinata con i servizi territoriali, consentirebbe di aumentare significativamente la copertura, intercettando pazienti che frequentano regolarmente la farmacia per le proprie terapie".
"La rete delle farmacie rappresenta una risorsa capillare, professionale e accessibile, in grado di contribuire alla campagna vaccinale non solo nella somministrazione, ma anche nell’attività di informazione, contrasto alle fake news e promozione della cultura vaccinale" si legge in conclusione. "Rafforzare questo modello in Calabria significa proteggere meglio i cittadini, alleggerire la pressione sugli ospedali e rafforzare il principio della prevenzione come pilastro del Servizio Sanitario Regionale".