Cinghiali, Novello (Anci): “Riconoscere e valorizzare ruolo dei cacciatori”
"È molto preoccupante l’aumento indiscriminato delle popolazioni di cinghiali e altre specie. Va quindi promosso e disciplinato il ruolo del cacciatore nella gestione del patrimonio faunistico, stante la necessità di un giusto equilibrio tra le specie selvatiche viventi in stato di naturale libertà”. È quanto dichiara in una nota ufficiale Luigi Novello, responsabile dell’Anci Calabria per le Attività venatorie.
"Ora, l’azione dei cacciatori, come più volte evidenziato dall’Ispra, rappresenta l’unico argine al dilagante problema. Ai venatori va il nostro apprezzamento per il loro contributo alla gestione responsabile delle risorse naturali. Inoltre, per un nuovo e pieno riconoscimento del ruolo dei cacciatori, va considerato che si tratta di conoscitori del territorio e quindi di ‘sentinelle’ a protezione degli ambienti" prosegue.
"Sotto questo aspetto si potrebbe pensare, per esempio, a un loro maggiore coinvolgimento nella prevenzione degli incendi. Anche in questa direzione bisognerebbe aggiornare l'apposita legge che regola la materia venatoria. Si tratta, infatti, di un articolato di oltre 30 anni fa, non più rispondente alle mutate condizioni ambientali, faunistiche e socioeconomiche del Paese. Le norme vanno dunque allineate, eventualmente, con quelle vigenti negli altri Paesi appartenenti all’Unione europea" afferma.
"Auspichiamo che le nuove norme siano più elastiche e garantiscano una più agile gestione dei problemi, magari coinvolgendo i Comuni o le loro associazioni, atteso che il venir meno del ruolo che svolgevano le Province ha creato un vuoto gestionale che si ripercuote sulle popolazioni amministrate: in termini di ritardi, mancata conoscenza dei problemi e difficoltà di intervento" conclude. "Speriamo che vi siano al riguardo sensibilità e prontezza da parte dei governanti".