Targhe commemorative a spese famiglie, Germanò (Fdi) contro il Comune
"Ancora una volta l’amministrazione comunale di Reggio Calabria riesce a distinguersi per scelte incomprensibili e inaccettabili. La stampa ha infatti riportato che, in occasione delle intitolazioni di strade e piazze a cittadini illustri deceduti, le spese per la realizzazione delle targhe commemorative vengono fatte ricadere sulle famiglie degli stessi". E' quanto scrive in un una nota Franco Germanò, responsabile Enti Locali Fratelli d’Italia di Reggio Calabria.
"Una prassi ingiusta"
"Una prassi - continua la nota - che non solo è profondamente ingiusta e irrispettosa nei confronti di chi ha dato lustro alla città, ma che appare del tutto illegittima: l’articolo 30 del regolamento comunale sulla toponomastica parla chiaro, stabilendo senza possibilità di equivoci che tali spese sono a carico del Comune.
È grave e vergognoso che il Comune decida di scaricare sui parenti l’onere economico di un atto che dovrebbe rappresentare un riconoscimento solenne da parte della collettività. Invece di onorare la memoria di personalità che hanno reso grande Reggio, si finisce per infliggere alle famiglie un ulteriore peso, tradendo non solo le regole ma anche il buon senso e il rispetto dovuto".
Gli altri dubbi
"In più, emergono dettagli che gettano ulteriori ombre sulla vicenda: pare che le targhe vengano fornite da una ditta di Messina. E allora sorgono altri interrogativi: con quale procedura questa azienda è stata individuata? Quali sono i rapporti con il Comune di Reggio Calabria e quali obblighi contrattuali regolano tale fornitura?
Possibile che nemmeno in un’occasione così simbolica e significativa si riesca a garantire trasparenza e correttezza?Di fronte a questa ennesima stortura amministrativa sorgono interrogativi pesanti: chi ha dato l’indirizzo politico per disattendere il regolamento comunale? È accettabile che un atto di valore civico e morale venga trasformato in un balzello a carico dei cittadini? Quali criteri guidano l’affidamento delle forniture, e con quali garanzie di legittimità?".
La richiesta di recedere
"Chiedo con forza all’Amministrazione comunale - conclude Germanò - di recedere immediatamente da questa pratica illegittima e offensiva. E rivolgo un appello ai consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione: non siate complici silenziosi di questo ennesimo sopruso. Intervenite con atti concreti, imponete il rispetto delle regole e pretendete chiarezza sui rapporti con la ditta incaricata. La memoria dei nostri cittadini illustri merita di essere celebrata con onore e dignità, non con note di spesa recapitate alle famiglie né con procedure opache che alimentano dubbi e sospetti".