Associazione a delinquere, furti, rapina e armi. Blitz dei carabinieri a Rosarno

Reggio Calabria Cronaca

Nove ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite nelle prime ore della mattina dai carabinieri del comando di Reggio Calabria a carico di altrettante persone ritenute responsabili del reato di associazione a delinquere, furti, rapine, spaccio e detenzione illecita di armi da fuoco.

Le indagini che hanno portato all'operazione di stamani e denominata "Gun Man", hanno preso il via dopo una rapina ad un autotrasportatore di Rosarno compiuta nel maggio 2009.

Nel corso delle indagini si è risaliti ad un vero e proprio sodalizio criminale impegnato nella commissione di rapine e delitti contro il patrimonio.

Attività di intercettazioni ambientali e telefoniche, inoltre, hanno consentito ai carabinieri del colonnello Pasquale Angelosanto, di scoprire che il sodalizio avevao inoltre una grande disponibilità di armi, anche da guerra, e che altri soggetti rosarnesi erano coinvolti nel traffico e nella detenzione illegale delle stesse oltre che del traffico di sostanze stupefacenti. Nel corso dei mesi di indagini i carabinieri hanno così sequestrato 3 pistole, 402 munizioni e 934 piante di canapa indiana. Oltre alle nove persone fermate questa mattina per altre due la Procura della Repubblica di Palmi ha emesso l'obbligo di dimora nel comune di Rosarno. (Gli arrestati)

L'informativa dei carabinieri

GENESI DELL'INDAGINE

L'attività investigativa, convenzionalmente denominata "Gun Man", trae origine da una delle numerose rapine perpetrate in danno di autotrasportatori nel territorio del comune di Rosarno, segnatamente quella verificatasi, lungo la Strada di Grande Comunicazione Jonio - Tirreno, il 07 Maggio 2009.
Nel dettaglio ad intervenire sui luoghi della rapina era il personale del Commissariato di P.S. di Gioia Tauro che identificava l'autotrasportatore rapinato in PUCCINELLI Cristian. Il predetto, mentre viaggiava a bordo di un TIR, era stato bloccato da una Fiat Panda Van, di colore bianco, con a bordo due individui con il volto travisato da passamontagna, uno dei quali armato di pistola, e quindi rapinato del denaro che portava con se (circa 3.000,00 Euro in contanti).
Pochi minuti dopo la rapina, personale dipendente da questa Compagnia, intercettava l'autovettura dei rapinatori in fuga. I due, alla vista della pattuglia dei Carabinieri, si davano a precipitosa fuga lungo una strada interpoderale esistente in loco, incalzati dal personale di questo Comando postosi all'inseguimento. L'inseguimento veniva, tuttavia, interrotto a causa del transito attraverso la strada interpoderale di un gregge di ovini. Gli operanti, tuttavia, rinvenivano poco dopo la Fiat Panda in argomento parcheggiata e chiusa a chiave in una via del centro abitato di Rosarno.

SVILUPPO INFO-INVESTIGATIVO

A seguito del rinvenimento dell'autovettura utilizzata per la commissione della rapina in argomento, si appurava che la stessa era di proprietà della società "ARVAL Service Lease Italia" di Scandicci (FI), e che era stata oggetto di furto in Vibo Valentia il 21.04.2009 denunciato presso il Reparto Operativo - Nucleo Investigativo - del Comando Provinciale Carabinieri di Vibo Valentia.
Questa P.G. avviava, quindi, una serie di accertamenti finalizzati all'individuazione degli autori della rapina in questione partendo dal furto dell'auto utilizzata per commettere il reato di rapina. Venivano, quindi, acquisite le registrazioni del sistema di video sorveglianza di un esercizio commerciale di Vibo Valentia, che avevano ripreso per intero le fasi del furto.
Questa P.G. visionando i filmati di cui sopra, addiveniva all'identificazione certa di uno degli autori del furto in DE PAOLA Antonino, pregiudicato rosarnese, ed all'individuazione dell'autovettura, una Peugeot 206 di proprietà di CHINDAMO Raffaele, altro giovane rosarnese già noto alle Forze dell'Ordine, con la quale il DE PAOLA Antonino ed i suoi complici avevano raggiunto Vibo Valentia.


L'APPROFONDIMENTO INVESTIGATIVO

Sulla scorta di quanto accertato, ipotizzando l'esistenza di un sodalizio criminale non qualificato dedito alla commissione di rapine ed altri delitti contro il patrimonio, questo Comando dava avvio, l'11.06.2009, all'intercettazione delle conversazioni all'interno dell'autovettura di proprietà del CHINDAMO Raffaele.
Tale attività, opportunamente approfondita anche con intercettazioni telefoniche ed ambientali in carcere, nonché corroborata da mirati servizi di O.C.P. e riscontri, si rivelava ben presto feconda di proficui elementi probatori prodromici all'individuazione di una pericolosa associazione a delinquere finalizzata alle rapine composta dagli odierni indagati CHINDAMO Raffaele, CAMBARERI Vincenzo Cl. '73, CAMBARERI Claudio, MARASCO Rocco, MARANDO Alessandro e DE PAOLA Antonino.
Nel corso delle indagini veniva altresì appurata la grande disponibilità di armi, anche da guerra, da parte del sodalizio nonché il coinvolgimento di altri soggetti rosarnesi nel traffico e nella detenzione illegale delle predette armi tra cui gli indagati CAMBARERI Francesco, IANNÌ Giuseppa e CAMBARERI Vincenzo (tutti appartenenti al medesimo nucleo familiare) e BIONDO Antonino.
Giova altresì segnalare come l'attività investigativa in disamina, consentiva altresì di svelare ulteriori attività criminali collaterali poste in essere dagli indagati, come il traffico di stupefacenti (CHINDAMO Raffaele), i furti aggravati (CAMBARERI Vincenzo Cl. '73, CAMBARERI Vincenzo Cl. '88, PAPALIA Domenico), le violazioni alla Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno (CAMBARERI Vincenzo Cl. '73).
L'esito delle indagini svolte è stato rassegnato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi il 24.09.2009 ed il 22.01.2010 a cura del dipendente organo operativo, con la richiesta di emissione di 11 provvedimenti custodiali.