Coordinamento calabrese acqua pubblica su situazione a Vibo Valentia
“Il 21 giugno, solstizio d’estate, è il giorno più luminoso dell’anno, da sempre festeggiato in tutta la Calabria perchè dà inizio alla bella stagione. Dopo un anno d’emergenza idrica continua i vibonesi hanno però poco da festeggiare: dai rubinetti delle loro case e dalle fontanelle pubbliche, infatti, continua a scorrere acqua marrone, come testimoniato dalle continue segnalazioni che ci giungono praticamente da tutti i quartieri cittadini di Vibo città e da molti comuni della provincia. – Scrive il Coordinamento calabrese acqua pubblica -. Sappiamo che l’acqua dell’Alaco, come riferitoci dai dirigenti Sorical anche tramite stampa è un’”acqua difficile da potabilizzare”, e l’Arpacal sostiene da tempo, tramite i suoi dirigenti, che ci sono spesso delle “bolle di discontinuità nella potabilità dell’acqua dell’Alaco” dovute ai metalli di transizione e al fatto che il bacino, che rifornisce mezza Calabria, non è stato bonificato come dovuto. Quanto sostenuto dai responsabili dell’Arpacal è cosa provata dalle analisi dell’acqua a Vibo e provincia ma anche dalle foto da noi realizzate presso l’acquitrinio dell’Alaco, in cui si nota una schiuma arancio, a dir poco preoccupante, e la vegetazione fare capolino dalla superficie del lago. – continua il Coordinamento -. Inoltre ci giungono da più parti voci insistenti che sostengono che il potabilizzatore della Sorical è in grado di trattare al massimo trecento litri al secondo mentre ne vengono distribuiti più di mille litri al secondo. Vogliamo che queste voci vengano confermate o smentite ufficialmente dai responsabili del Comune, dell’ASP e dell’Arpacal, deputati dalla legge a difenderci dagli abusi e dalle menzogne di un gestore che ha sempre dichiarato di aver fornito acqua salubre anche quando dai rubinetti scorreva un liquido maleodorante di composizione incerta, invece che acqua inodore e incolore, come dovuto per legge. Sorical sostiene pure che la colpa è delle condutture comunali, ma questo è evidentemente un’assurdo, dato che la qualità dell’acqua cambia continuamente mentre le condotte comunali sono sempre le stesse. E’ quindi chiaro che il problema principale è l’acqua immessa a monte, quella dell’Alaco, e che non si può addossare all’amministrazione comunale la responsabilità dei veleni che Sorical ci ha propinato e forse ancora ci propina, si veda a proposito l’incredibile storia dell’emergenza ipoclorito di sodio del ferragosto 2010. Basta con le truffe, basta con le menzogne sulla qualità dell'acqua, basta con l'acqua malata dell'Alaco!”