Asp Catanzaro: Greco coordinatore regionale oncologici della Calabria

Calabria Salute
Ettore greco

Il dottore Ettore Greco, primario dell’unità operativa di oncologia dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme è stato nominato coordinatore regionale dei primari oncologici della Calabria. L’elezione è avvenuta nel corso del congresso regionale che si è svolto alla presenza del dottore Palazzo, vice presidente nazionale del Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri (CIPOMO), e del dottore Filippelli, consigliere nazionale CIPOMO. Elezione che è avvenuta dopo il congresso nazionale che si è tenuto a Udine e che ha eletto il dottore Roberto Labianca, presidente nazionale CIPOMO, un'associazione senza fini di lucro che ha tra gli scopi principali la tutela e la promozione dell'oncologia medica sotto l'aspetto scientifico, professionale e istituzionale.

Si tratta di un riconoscimento particolarmente importante che dà lustro all’ospedale lametino, dove lavorano professionisti competenti e stimati, capaci di dare risposte appropriate alle esigenze degli utenti. Il dottore Greco avrà il compito di rappresentare tutti i primari ospedalieri oncologi della Calabria, soprattutto nel dibattito aperto sul piano di rientro e nelle discussioni relative alle problematiche legate a questa particolare branca.“In questo particolare momento di ristrettezze economiche e di riorganizzazione del sistema sanitario - ha spiegato il dottore Ettore Greco – anche noi medici oncologi siamo coinvolti a livello regionale nella discussione volta a far conosce i problemi legati all’oncologia regionale. Stiamo cercando di costruire una rete a livello regionale capace di dare risposte fattive e possa essere punto di riferimento per i pazienti. Non dobbiamo dimenticare che l’oncologia, su scala nazionale, è purtroppo una branca della medicina in continuo sviluppo.

“La mia elezione rappresenta un tassello importante non solo per la rete regionale ma soprattutto per l’ospedale lametino – ha proseguito il dottore Greco – i pazienti infatti devono sapere che nella struttura lametina ci sono medici che sono punto di riferimento regionale. Ridiamo così fiducia agli utenti che evitano i viaggi della speranza. Quando infatti un paziente si allontana dal nostro territorio per farsi curare, si ha una sconfitta non solo per il paziente stesso, che deve affrontare oltre alla malattia anche i disagi di economici ed ambientali, ma è una sconfitta per noi medici e per la società calabrese. Rappresenta un impoverimento per tutti. Ecco perché è necessario canalizzare le energie e lavorare in rete per migliorare i servizi: il lavoro di squadra, soprattutto in questo periodo di crisi, è indispensabile. E il commissario straordinario dell’Asp Mancuso, che conosce molto bene l’ospedale, con i punti di forza e le debolezze, sta lavorando in questa direzione, ecco perché chi dice che non sta lavorando bene, non conosce la realtà ospedaliera e fa bene a recidere i rami secchi. Il nostro nosocomio è destinato a migliorare, per questo non bisogna giocare a remare contro ma bisogna collaborare con i vertici e i capi dipartimento. Solo così il cittadino potrà riacquistare la fiducia nella nostra struttura ed eviterà di andare in giro per il mondo per farsi curare”.