Lettere a Scopelliti: la politica non sempre possiede la sensibilità di ascoltare
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dai funzionari dell’Autorità di Audit al Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti. L’Autorità di Audit è l’ufficio preposto dai Regolamenti Comunitari al controllo delle operazioni cofinanziate dai fondi Europei e dei sistemi che li gestiscono.
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On. Presidente,
gli scriventi funzionari in servizio presso l’Autorità di Audit della Regione Calabria, costituita in attuazione dei nuovi regolamenti comunitari quale struttura tecnica alle dirette dipendenze delle SS.LL., nel premettere di essere stati assunti a tempo determinato, dopo aver partecipato ad un pubblico concorso dai requisiti molto stringenti e selettivi, specificano quanto appresso.
Siamo un gruppo di funzionari scelti, da bando, tra professionisti con laurea e specializzazioni, tutti calabresi che, come Lei ha più volte pubblicamente evidenziato quale circostanza premiante, in un momento “di grande disagio sociale ed economico, abbiamo deciso di restare in Calabria, investire e condividere il sogno ed il bisogno di contribuire alla crescita di questa nostra regione, immaginando un percorso importante di sviluppo di questa nostra comunità, quanto meno per lasciare qualcosa di utile ai nostri figli.”
Svolgiamo un lavoro molto delicato e complesso e non sempre ben visto, anche se fondamentale per il recupero di credibilità da parte di quella burocrazia regionale che deve sapere non solo che ci sono delle regole ma che queste vanno rispettate.
E Lei più di altri è stato, ed è, fautore di tali principi e può, pertanto, comprendere il sentimento che, al di fuori della contingenza politica, ha animato il nostro lavoro all’indomani del superamento del concorso, sposando un progetto importante per tutta la Regione, per tutti noi, lavorando in sinergia nonostante dinamiche interne ed esterne non sempre facili e cercando di supportare i dipartimenti in questo rinnovato percorso del nuovo POR.
Se a volte il nostro impegno, il nostro spirito di collaborazione ad un nuovo progetto per la Calabria ma anche le nostre preoccupazioni per il domani, non sono state adeguatamente trasferite giungendo distorte alla Sua particolare percezione, ne siamo assolutamente rammaricati.
Citando le Sue parole, tutti noi riteniamo di aver messo “le mani dentro al forno sporcandocele di farina e tirandole poi fuori pulite”, con la consapevolezza di operare per il bene e la crescita della regione, Le scriviamo, affinchè ci ascolti, ci dia una possibilità, quella di dimostrare che possiamo essere una Calabria diversa, che non dobbiamo essere costretti a perdere il futuro e a dover ingoiare la dignità. Nell’aprile del 2009, abbiamo già dimostrato il nostro senso di responsabilità, sottoscrivendo una integrazione contrattuale, che ci ha coinvolto in prima linea, nel recupero del considerevole ritardo nei controlli sul POR 2000-2006, recuperando quasi cinque annualità di controlli arretrati e scongiurando in tal modo la perdita di fondi della vecchia programmazione, conquistando così, per amore di verità, riconoscimenti scritti anche dalla Commissione Europea.
Ci siamo permessi di scriverLe questa breve lettera perché se anche la “politica non sempre possiede la sensibilità e l’umiltà di ascoltare e condividere le esigenze della popolazione che governa”, come Lei stesso ha detto, pensiamo che Lei, Presidente, ed il suo governo tutto, stiate lavorando per vincere una sfida difficile, quasi impossibile, alla quale anche noi vorremmo dare un contributo, positivo e costruttivo.
Le chiediamo quindi di non buttare via le nostre professionalità e la nostra esperienza e di darci la possibilità di continuare a contribuire al buon andamento della Sua amministrazione.
Concludiamo questa breve missiva nella speranza che voglia tenere in considerazione i risultati del lavoro svolto e consentirci di continuare a svolgerlo sollevandoci dalle preoccupazioni di un futuro incerto.
Certi dell’attenzione che vorrà accordare alla presente restiamo in attesa di un cenno di riscontro.
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