Assemblea della consulta giovanile a San Marco Argentano
“La Consulta Giovanile è un organo finalizzato alla partecipazione e alla consultazione, con particolare riferimento alla condizione dei giovani del nostro territorio”. Tanto recita lo statuto e lo stesso viene confermato dai membri del Consiglio Direttivo, in particolare a seguito dell’Assemblea che si è tenuta nei giorni scorsi e che, tra gli altri temi in agenda, ha visto pure una riflessione sulla medesima Carta Costitutiva dell’organismo. Sempre nel corso dell’Assemblea sono emerse alcune interessanti proposte per degli eventi da proporre nel corso di questa stagione estiva. Inoltre, sono state discusse ed approvate alcune proposte di modifica dello Statuto che saranno vagliate in seguito dal Consiglio Comunale di San Marco Argentano. Quanto emerso nel corso del dibattito tra i partecipanti è indicativo delle finalità della Consulta. «Il nostro compito – riferiscono in una nota i consiglieri Aiello, Bruno, Damaso, Di Cianni, Fasano e Di Scianni – è quello di studiare la condizione giovanile nel nostro territorio, favorendo l’aggregazione tra le nuove generazioni nell’organizzazione di eventi di carattere culturale e ludico». «La Consulta però – ci tengono a precisare i consiglieri – non è un organo politico né tantomeno di valutazione e controllo dell’operato dell’Amministrazione Comunale. Lo Statuto su questo punto è chiarissimo: siamo un organo consultivo nell’ambito di iniziative riguardanti le Politiche Giovanili, con la facoltà di presentare proposte ed esprimere pareri, non vincolanti, per l’Amministrazione Comunale sulle questioni concernenti le finalità per le quali è stata istituita». «Ogni intervento da parte degli iscritti - affermano con decisione i suddetti consiglieri - al di fuori degli specifici ambiti di competenza della Consulta va interpretato e sottolineato come semplice parere personale e assolutamente non ascrivibile all’organismo stesso. Parimenti ricordiamo che l’occasione ufficiale per esprimere opinioni, proposte, idee ed eventuali critiche è solo la periodica Assemblea degli iscritti, non certamente le pagine dei quotidiani locali. A tal proposito vogliamo segnalare che nel corso dell’ultima riunione non abbiamo registrato la presenza di alcun ‘gruppo critico’, della cui esistenza, invece, abbiamo appreso dai giornali. Pertanto, riteniamo che, laddove realmente esista, questo sedicente ‘gruppo’, lo stesso ignori e scredita il valore ed il ruolo riconosciuto dell’Assemblea. Agli organi di informazione e non solo ricordiamo che, solo ciò che viene discusso e deliberato in questa sede è legittimato ad essere considerato come ‘la voce della Consulta’, relegando il resto a parere squisitamente personale o a mera chiacchiera da bar».