Dichiarazione dell’Onorevole Dattolo sulla senatrice Bianchi
“Ho appreso stamane dai giornali della conferenza stampa in cui la senatrice Bianchi spiega i “motivi” del suo passaggio politico in PDL. Non nascondo di aver letto più volte l’articolo perché da vecchio militante, certe dichiarazioni proprio non le ho capite, e quelle che ho capito proprio non riesco a mandarle giù.” - Scrive in una nota stampa l’onorevole Alfonso Dattolo -. “Innanzitutto, desidero chiarire che, per il senatore Bianchi è stata attivata una procedura di espulsione che, ahimè, essendo lunga, non le ha permesso di confluire in PDL come fatto conseguente alla sua espulsione dall’UDC. Considerato però l’avvicinarsi della convention PDL, mi viene da pensare che la Bianchi, si è vista costretta ad accelerare la sua nuova dichiarazione di appartenenza, giustificandola con improbabili considerazioni”. – Continua Dattolo - “Non avendo argomenti tali da giustificare l’ennesimo cambio di casacca, è arrivata addirittura a far suo “il tentativo di coniugare la stabilità dei conti pubblici con l'aggancio alla crescita”. Ci fa sapere dalle righe di un comunicato, che “le prossime scadenze parlamentari, in particolare la manovra economica e la delega fiscale, sono decisive per il futuro del nostro Paese, con la prospettiva di porre le premesse per riunificare i diversi segmenti italiani del Ppe”… Molto credibile, non c’è che dire….. Ma a queste improbabili arrampicate la Bianchi è abituata e ci ha abituati; da buon’illusionista ci ‘regala’ il quarto cambio in pochi anni. E’ stata Udc, poi Margherita prima in quota Rutelli poi corrente Fioroni, quindi Pd, è tornata Udc ottenendo una candidatura a sindaco che altrimenti MAI e ribadisco mai, avrebbe avuto in un altro partito. È stata da noi difesa e supportata quando nessuno la voleva candidata della coalizione UDC PDL. Personalmente, ho dovuto accettare la carica di coordinatore cittadino, poiché nessuno voleva un ruolo così scomodo nel periodo elettorale. Allo scarso appeal di Lei come candidato si aggiungeva un feroce ostruzionismo di chi oggi invece le dà un poco credibile “benvenuto”. Sulla campagna elettorale, preferisco non soffermarmi, è una pagina da dimenticare in fretta”. Rispondo solo all’aggettivo “contraddittorio” con cui la senatrice bolla il mio comportamento al ballottaggio. Di contraddittorio, cara Dorina, qui c’è tutto, tranne il provocatorio invito a non votare per te! Come volevasi dimostrare, il tempo mi ha dato ragione. Non hai partecipato alla prima riunione in consiglio comunale e a ridosso della seconda, hai pensato bene di fare quello che secondo te è nell’ordine “fluido” delle cose, cioè ricambiare partito. Non mi resta che augurarti di rimanere ferma dove sei ora, visto anche l’effetto “botulinico” che ha avuto per te andare dove ti ha portato il cuore. E visto che nessuna emorragia nell’UDC c’è stata da quando tu hai fatto le valigie, ti auguro una lunga e felice permanenza in PDL”.