Diamante Film Festival, consegnati riconoscimenti
"Il cinema può dare molto alla Calabria e al suo sviluppo turistico. Una terra che con le sue marine e le sue montagne è un set ideale, capace di rispondere a tutte le esigenze dell'industria cinematografica". Questo il messaggio conclusivo che è arrivato in modo unanime dai registi, dagli attori e dai produttori che hanno partecipato alla serata finale del "Diamante Film Festival, cinema al Sud" con la consegna dei premi "I diamanti del cinema". "Un'occasione unica di dibattito fra le regioni meridionali che si sono confrontate sui problemi del cinema al Sud" hanno sottolineato i registi Massimo Scaglione, Paolo Pisanelli, Enzo Carone e la giornalista Mariangela Petruzzelli. Consensi all'idea di un Festival dedicato al Sud sono venuti da Fabio Mollo, impegnato a girare a Reggio Calabria il film "Il Sud è niente", e da Salvatore Lopiano che sta girando a Belmonte Calabro il film "Ferramonti, il campo nella palude". "Il cinema di Calabria ha bisogno di iniziative come questa di Diamante" ha detto Michele Geria di Calabria Film Commision mostrando grosso interesse per la mostra fotografica "Calabria, una location per il cinema" di Antonio Renda. Il pubblico presente, assai numeroso, ha applaudito a lungo quando sul palco e' salito il regista Giuseppe Ferrara al quale e' stata assegnata una targa d'argento "per l'impegno nelle tematiche sociali delle Regioni meridionali". "Il cinema - ha detto - ha la capacita' di restituire la vita a personaggi che non ci sono piu' e che si sono sacrificati per il bene di tutti. Cosi', nel mio piccolo, con i miei film ho voluto restituire la vita a uomini come Giovanni Falcone, Aldo Moro e il Generale Della Chiesa che sono morti per il bene di tutti noi". Momenti di commozione per la commemorazione del Maestro Mario Monicelli che e' stato ricordato con un'intervista inedita rilasciata una settimana prima di morire al Prof. Gianfranco Bartalotta docente di Cinema all'Universita' di Roma.