Sindacati Cosenza. Oggi sciopero dei lavoratori della sanità privata
Riceviamo e pubblichiamo
"Oggi 19 luglio sciopero dei lavoratori della sanità privata della provincia di Cosenza. Dopo una serie di tentativi di conciliazione, anche davanti al Prefetto, a causa di enormi ritardi nel pagamento degli stipendi, i lavoratori hanno deciso, insieme ai sindacati confederali di categoria, di portare la protesta sotto le mura del palazzo regionale. Chiedono una modifica strutturale all’attuale procedura, che li vede penalizzati a causa dei ritardi con cui la Regione provvede alla rimessa delle rette alle case di cura. Questo offre un alibi ad alcuni proprietari, che pretendono inoltre di strumentalizzare i lavoratori per risolvere i loro contenziosi con le Aziende Sanitarie. Da tempo il sindacato confederale denuncia questo sistema e questi comportamenti. In molti posti di lavoro ci sono minacce di licenziamento, anche a causa della possibile contrazione degli accreditamenti; aumento dei ritmi e dei carichi di lavoro e ritorsioni economiche verso chi rivendica i propri diritti. Non è la prima volta che questi problemi si sollevano ad un tavolo regionale, dove spesso si prendono impegni che poi nessuno mantiene, ma oggi la situazione si è presentata in maniera ancora più drammatica. Di fronte alle centinaia di lavoratori esasperati che attendevano una risposta si è presentato solo un funzionario senza alcuna delega a decidere. A questo punto la tensione è salita e sarebbe sfociata in conseguenze più gravi, se i segretari provinciali ed il segretario regionale FP CGIL, Alfredo Iorno, non avessero preteso di essere riconvocati a breve scadenza per ottenere la soluzione definitiva delle difficoltà denunciate. Siamo riusciti ad ottenere che il 28 luglio, giorno dell’incontro con i sub-commissari sul Piano di rientro, la questione sarà messa al primo punto dell’ordine del giorno. Il sindacato chiederà che venga assicurata la correntezza degli stipendi ai lavoratori attraverso accordi col sistema bancario, come si è deliberato in altre regioni, soggette pure a piano di rientro. Se la politica e le istituzioni daranno un contributo in questa direzione, si potrà disinnescare un meccanismo pericoloso di tensione sociale e ricatto continuo nei confronti di questi lavoratori, i quali si impegnano quotidianamente dimostrando senso di responsabilità verso gli ammalati e di appartenenza al servizio sanitario."
FP CGIL Franca Sciolino e Gino Di Mingo | CISL FPS Ugo De Rose | UIL Sanità Elio Bartoletti |
Le opinioni ed i commenti riportati nel comunicato stampa pubblicato in questa pagina nel pieno rispetto del diritto di cronaca, possono contenere opinioni e considerazione personali che non vincolano in nessun modo la linea editoriale della nostra testata la quale, non entrando nel merito delle vicende, si dissocia da una eventuale diatriba fra le parti e lascia ogni responsabilità – per quanto in esso contenuto – all’autore del testo.