Idv: stagione turistica nuovamente all’insegna del mare sporco

Calabria Attualità

“Questa stagione turistica si è aperta all’insegna di problemi e criticità che meritano un’attenzione particolare da parte del governo della Regione”.E’ quanto dichiara il Capogruppo dell’Idv Emilio De Masi, unitamente ai colleghi consiglieri Mimmo Talarico e Giuseppe Giordano. “Già i dati sul calo delle prenotazioni nelle strutture ricettive, diffusi a giugno dalla Confcommercio, davano uno spaccato preoccupante sulla salute di un comparto che, ad opinione di tutti, è da considerarsi decisivo per lo sviluppo dell’economia regionale. Oggi leggiamo – continua il capogruppo Idv- che in diverse località marittime, e segnatamente in quel di Reggio Calabria, la balneazione è resa impossibile, o addirittura vietata, per via del mare sporco e da livelli di inquinamento dello stesso che hanno superato il livello di guardia. Se a ciò aggiungiamo i ritardi che si registrano in diversi comuni costieri nell’adozione dei Piani di spiaggia per regolamentare le attività ed i servizi connessi alla balneazione e la stessa accessibilità alle spiagge, nonché i casi di applicazione repentina di tasse di soggiorno, come nel caso del Comune di Cassano allo Ionio nella sibaritide, che rischiano di frustrare ulteriormente la capacità attrattiva di certi posti, e l’atavica carenza di infrastrutture di collegamento da un capo all’altro della regione, la situazione assume davvero contorni di esasperata inaccettabilità. Dalle parti della giunta regionale non si registrano però particolari preoccupazioni, né iniziative volte a mitigare il danno. Al contrario siamo costretti ad assistere alla solita sicumera del Governatore, che in questa come in altre situazioni di crisi, sembra essere sempre più divorato dalla logica dei proclami senza costrutto, che sta caratterizzando la sua azione di governo da un anno a questa parte. Alcune sue recentissime dichiarazioni sull’argomento hanno poi dell’incredibile. Mentre le proteste dei bagnanti sono sempre più frequenti e gli operatori del settore lamentano situazioni al limite della tollerabilità, ed alcuni uffici giudiziari sono stati costretti ad aprire perfino delle inchieste a proposito, Scopelliti ci informa che sarebbe stato stilato un piano per rafforzare i controlli sullo stato dell’arte e sull’efficienza dei sistemi di depurazione. Ora, a stagione turistica già iniziata! Quando il disastro si è già consumato. No, Presidente, non ci siamo. Dopo un anno di governo non sono ammessi né giochi al rimpiattino, né atteggiamenti beffardi nei confronti di chi in Calabria vive, lavora e crea economia. Se la situazione rispetto all’anno passato è peggiorata, una qualche responsabilità la giunta in carica ce l’avrà. A maggior ragione se nel 2010 si era registrato anche un certo miglioramento rispetto alle stagioni precedenti. Dispiace che un simile dibattito si sia aperto ora, a metà luglio, quando la stagione è già iniziata. Avremmo voluto confrontarci – conclude De Masi- sui dati di una situazione in netto miglioramento, ma, a questo punto, al di là della polemica politica, sono gli sessi fatti ad incaricarsi di additare chi in questa storia porta le principali responsabilità.”

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