De Masi (Idv), operato Scopelliti su ambiente è paradossale

Calabria Attualità

“L’operato del Presidente della Regione Scopelliti in materia ambientale, almeno in questa prima fase istituzionale, appare quantomeno confuso, privo di senso, se non addirittura paradossale, attesa la situazione critica in cui si trova la Regione Calabria per quanto attiene all’intero ciclo integrato della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti”. E’ quanto dichiara il Capogruppo di Idv in Consiglio regionale, Emilio De Masi. “Spinto da una visione populistica della realtà, in assenza di ogni impegnativa e corretta analisi del tessuto sociale calabrese, e dunque dei suoi bisogni strutturali, il Presidente propone una politica fondata su un impianto prettamente mediatico-propagandistico. In tal senso, sembra difficile dare una diversa interpretazione alla notizia apparsa su alcuni organi di stampa in merito alla disponibilità di smaltire i rifiuti di altre Regioni in Calabria. La solidarietà del Governatore è presunta, perché in realtà rappresenta emblematicamente il suo totale asservimento alle pretese berlusconiane piuttosto che una sincera e concreta forma di vicinanza alle necessità della Campania. Sarebbe vera solidarietà – continua De Masi- solo se il sistema integrato di raccolta e smaltimento dei rifiuti fosse eseguito a pieno regime ed effettuato in conformità alle direttive della normativa vigente in materia. Al contrario la Calabria nel settore in argomento versa da anni in uno stato emergenziale; tanto più che la sussistenza del Commissariamento nel nostro territorio ha trovato maggiore slancio con la fresca nomina del Governatore quale Responsabile del processo. Le prerogative del Commissariamento, trovano fondamento, essenzialmente, sulla necessità di poter disporre di un vasto ed articolato piano operativo, nel cui programma siano determinati uffici, compiti e tempi suscettibili di creare, nell’ambito del settore dell’emergenza ambientale, le risorse indispensabili per fronteggiarla radicalmente. D’altronde, è di tutta evidenza che lo stato di emergenza nella Regione Calabria sia stato proclamato per poter ovviare a gravi situazioni di precarietà ambientale in gran parte dovute a carenze strutturali ed a mancanza di impiantistica nel settore dei rifiuti urbani, della bonifica, del risanamento ambientale dei suoli, delle falde inquinanti e della tutela delle acque. Allo stato delle cose, il programma con cui erano stati previsti una serie di interventi per superare la situazione di emergenza nel settore sullodato, non appare ancora completamente esaurito, per cui si ritiene poco logico e del tutto ingiustificato l’annuncio, a dir poco spavaldo, di smaltire i rifiuti di altre Regione nei pochi impianti, già sofferenti, dislocati nella nostro territorio. Se poi, quelli, come è stato affermato nell’improbabile tentativo di rassicurare i calabresi da parte dell’Assessore all’Ambiente, fossero conferiti unicamente alla discarica di Pianopoli, la fondatezza delle presenti osservazione resterebbe intatta. Piuttosto appare ineludibile – conclude De Masi- la necessità di dotare la nostra Regione di strutture idonee, al fine di poter preparare le Istituzioni preposte in via ordinaria ad essere pronte a recepire le competenze attualmente esercitate dalla struttura commissariale. Ne deriva che il Governatore-Commissario dovrebbe attuare una politica, legata anche a dinamiche economico – sociali e coerente con situazioni e variabili ambientali reali, caratterizzata dalla capacità di sapere indirizzare, orientare e stabilire obiettivi attraverso cui predisporre una serie di interventi atti a risolvere eventi e situazioni di emergenza ambientale nel territorio della Regione Calabria.