Scuola. Oliverio scrive alla Gelmini
Dalla provincia di Cosenza si alza, forte, un grido di allarme. Molte scuole, infatti, al fatidico trillo della prima campanella previsto per lunedì 12 settembre p.v., potrebbero rimanere chiuse a causa del numero insufficiente di immissioni in ruolo del personale ATA. La denuncia giunge, chiara e forte, dal Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, che ha preso carta e penna ed ha scritto direttamente al Ministro dell’Istruzione, Ricerca e Università, Maria Stella Gelmini. “Con l’approssimarsi dell’apertura dell’anno scolastico 2011-2012 –si legge nella lettera- la provincia di Cosenza fa registrare un numero insufficiente di immissioni in ruolo circa il completamento dell’organico del personale ATA. Tale situazione, che comporterebbe la chiusura di diversi plessi scolastici, si evince dalle richieste pervenute presso l’ATP (Articolazione Territoriale Provinciale) da parte di numerosi dirigenti scolastici e confermate dal Dirigente Scolastico Provinciale di Cosenza, Prof. Luigi Troccoli, con sua Nota di Protocollo n. 98 del 29.08.2011 per l’assegnazione di n. 105 posti di collaboratori scolastici, oltre a quelle riguardanti le immissioni in ruolo e gli incarichi annuali già stabiliti per i profili di collaboratori scolastici, assistenti tecnici e amministrativi ritenuti indispensabili per la funzionalità di vari plessi scolastici, nonché di n. 20 posti di assistenti amministrativi e, non ultime, di numerose richieste di assistenti tecnici che, se non soddisfatte, potrebbero determinare un’ulteriore mortificazione del diritto allo studio in provincia di Cosenza”. “Inoltre –prosegue Oliverio- alla luce di quanto previsto per le immissioni in ruolo del Personale Ata nella regione Calabria, appaiono del tutto ingiustificate le determinazioni assunte per la provincia di Cosenza in quanto, da come si evince dai documenti assunti da alcune organizzazioni sindacali, si registra una disparità di criteri che penalizzano la provincia di Cosenza, che è la più estesa non solo dal punto di vista geografico, ma anche per numero di istituzioni e di presenze scolastiche”. “Per questo motivo –conclude il Presidente della Provincia di Cosenza- si chiedono interventi immediati ed improcrastinabili per addivenire in tempo utile ad una rapida e concreta soluzione di una problematica che, come è noto, investe l’intera società civile cosentina e calabrese”.