L’assessore Machì dà il benvenuto ai piccoli cittadini sul bus “ScopriCosenza”
Non un semplice giro turistico ma un modo per sentirsi cittadini fin da piccoli.
Con queste premesse “ScopriCosenza”, il bus scoperto che dallo scorso mese di luglio propone un nuovo modo di guardare alla città, si offre ad un’utenza molto speciale, i bambini delle prime classi delle scuole primarie di Cosenza.
I primi a vivere questa mattina la singolare esperienza sono stati i ventiquattro alunni dell’unica prima della scuola “Emma Tavolaro” di via Milelli, seguiti a ruota dai compagni di Donnici e Spirito Santo. Non a caso si è scelto di iniziare dalle scuole più periferiche e, via di seguito, si andrà avanti fino al 27 settembre con tutte le prime classi della città.
A soli tre giorni dall’inizio della scuola, per niente intimoriti, i bambini hanno avuto piuttosto un ulteriore momento di accoglienza e di benvenuto, grazie alla bella idea dell’assessore Marina Machì per la quale il Sindaco Mario Occhiuto ha ‘svecchiato’ – nel lessico e nella sostanza - la tradizionale delega alla pubblica istruzione che con lui diventa formazione della coscienza civica.
Ed il tour che - attraverso corso Telesio, con tappe alla Biblioteca Nazionale ed al teatro Rendano, è tornato indietro passando per la pinacoteca di Palazzo Arnone – è stata anche l’occasione per una chiacchierata "sul campo" con i giornalisti della stampa locale sui progetti di questo delicato assessorato.
Intanto è un’idea di scuola in simbiosi con la città, quella che appartiene all’Amministrazione Occhiuto e che detta le azioni conseguenti in campo educativo. Lo ha detto il Sindaco in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico, lo ribadisce Marina Machì, “ai bambini chiediamo di esserci di grande aiuto perché il risultato di molte azioni amministrative sia mantenuto tale nel tempo”. Il primo esempio che viene in mente, e che l’assessore riprende, è legato ai rifiuti ed al prossimo avvio della differenziata. La scuola sarà chiamata ad un ruolo fondamentale, i bambini saranno importanti veicoli di informazione presso le famiglie, luogo di educazione civica applicata. “La vera emergenza educativa – è la significativa tesi della Machì – non sta solo nella dispersione scolastica, ma nello scollamento tra scuola e vita”.
Se ne deduce il campo d’azione all’interno del quale l’assessore alla formazione della coscienza civica vuole sviluppare i suoi interventi. E così anche la più tradizionale delle uscite didattiche diventa occasione di sperimentazione, e ai piccoli cittadini freschi di grembiule e di fiocco blu non si racconta soltanto ciò che vedono dal bus scoperto (grazie alla brava Paola, guida di “ScopriCosenza”) ma si fa vivere, ad esempio, l’esperienza del rumore e del silenzio. Nella sosta alla Biblioteca Nazionale ed al Teatro Rendano – luoghi rappresentativi di due passioni, al libro e allo spettacolo dal vivo, da coltivare sin da piccoli – i bambini verificano una diversa percezione del rumore e del silenzio, per educare l’orecchio. “Qualunque educazione – afferma Marina Machì – deve partire da una educazione all’ascolto”. Da qui nasce anche l’idea, legata al riciclo dei materiali, di realizzare nelle aule una scultura fonoassorbente, coinvolgendo artisti importanti.
Questa filosofia in verità fa da fil rouge ai diversi progetti che l’assessorato ha in itinere e in cantiere. E che, in una logica fortemente partecipativa – o interattiva, direbbero i professionisti del web – sceglie il blog quale principale strumento di diffusione e confronto. abbassareilvolume.blogspot.com, toolseteemergenzaeducativa.blogspot.com, failafila.blogspot.com.
Un approccio moderno e innovativo alle tematiche educative che si offre a genitori e docenti quale strumento di condivisione delle problematiche con la casa Comune, quale spazio di riflessione su tante cose che spesso ci attraversano, diventando brutte abitudini quotidiane. Ne leggiamo solo una, dal blog failafila: “….Per imparare la pazienza — per imparare ad aspettare — può essere necessario esaminare attentamente se stessi e il modo in cui si considera il prossimo….”