Immigrazione: Mecacci su grave situazione di migranti e rifugiati presenti a Crotone

Crotone Attualità

Oggi, 15 settembre 2011, i Deputati radicali hanno presentato al Ministro dell’Interno e al Ministro della Giustizia un’interrogazione a prima firma del deputato Matteo Mecacci e concernente la grave situazione di migranti e rifugiati presenti nella città di Crotone.

Infatti, sono decine i migranti e rifugiati, che si trovano a Crotone e che, secondo i casi, o non sono accolti nel CARA di Crotone al loro arrivo, oppure si trovano in quella città perché in attesa del rinnovo del loro permesso di soggiorno, e pertanto costretti a vivere in condizioni igieniche terribili in una nave denominata “Gengiskhan”.

Tra l’altro, lo scorso 1 agosto, il Cara di Crotone è stato il luogo di una manifestazione di protesta dei migranti in particolare sulla statale ionica, manifestazione che ha provocato scontri con le forze di polizia e feriti nonché l’arresto di circa 17 cittadini nigeriani, con l’accusa di devastazione e sciacallaggio.

In merito, il deputato radicale Matteo Mecacci ha dichiarato:“Il Governo deve quanto prima assumere iniziative appropriate affinché l’emergenza e i rischi derivanti dalla presenza della nave “Gengiskhan” situata all’interno del porto di Crotone siano superati, e si appronti al tempo stesso un centro diurno di accoglienza in collaborazione con le autorità cittadine e con le associazioni locali. Al tempo stesso occorre intervenire per garantire che all’interno del CARA di Crotone le domande di richiesta asilo siano evase in tempi ragionevoli e che le condizioni igieniche e dei servizi alle persone lì residenti divengano accettabili”.

Qui di seguito, il testo dell'interrogazione:

Interrogazione a risposta in Commissione al Ministero dell’Interno e al Ministero della Giustizia.

"Premesso che:

Da alcuni anni è situata nel porto di Crotone una nave abbandonata e in condizioni fatiscenti e pericolanti;in questa nave, denominata “Gengiskhan”, vivono per periodi più o meno lunghi, alcune decine di migranti e rifugiati che si trovano a Crotone e che, a seconda dei casi, o non vengono accolti nel CARA di Crotone al loro arrivo, oppure si trovano in quella città perché in attesa del rinnovo del loro permesso di soggiorno; i migranti, che vivono nella barca in condizioni igieniche terribili, ricevono l’assistenza della Caritas che distribuisce loro pranzi giornalieri;tale realtà è stata denunciata con forza dal Docu-Film “Io Sono- Storie di schiavitù” di Barbara Cupisti presentato nella giornata del 10 settembre alla 68° Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Controcampo Italiano;

tale realtà è nota alle autorità cittadine, inclusa la Questura di Crotone, ma difficoltà burocratiche hanno fin’ora impedito di affrontare e risolvere la situazione, da un lato smantellando e distruggendo la nave, e al tempo stesso prevedendo che in città venga istituito centro diurno, assente al momento nella Città di Crotone, per far fronte alle esigenze di persone indigenti che si trovano a soggiornare a Crotone senza alcun luogo dove poter riposare e curare la propria igiene personale in condizioni accettabili;Il 1 di agosto, il CARA di Crotone è stato il luogo di una manifestazione di protesta dei migranti in particolare sulla statale ionica, manifestazione che ha provocato anche scontri con le forze di polizia e feriti;

Associazioni locali come l’Arci di Crotone hanno sottolineato come le ragioni della protesta risiedano in alcuni gravi disservizi all’interno del Centro che è stato sottoposto negli ultimi mesi a un grave sovraffollamento a una riduzione delle forze di sicurezza, oltre che ad essere in alcune zone in condizioni igieniche e sanitarie precarie, come ho avuto modo di constatare durante una visita ispettiva nei mesi scorsi;

Nella serata del 1 agosto furono arrestati circa diciassette cittadini nigeriani, con l’accusa di devastazione e sciacallaggio, per questi reati la legge prevede una pena dagli 8 ai 15 anni di reclusione. Il 9 agosto il Cara di Crotone, è stato visitato dal sottosegretario Sonia Viale a testimoniare della preoccupazione forte del ministero degli Interni per la situazione nel Centro di Sant’Anna di Isola di Capo Rizzuto.

chiede di sapere;

cosa intende fare affinché l’emergenza e i rischi derivanti dalla presenza della nave “Gengiskhan” situata all’interno del porto di Crotone siano superati, non semplicemente chiudendola all’accesso dei migranti, ma distruggendola secondo le procedure previste in tali casi, ed approntando al tempo stesso un centro diurno di accoglienza in collaborazione con le autorità cittadine e con le associazioni locali;

quale sia la situazione all’interno del centro CARA di Crotone in termini di sovraffollamento e di quali interventi intenda assumere per garantire che le domande di richiesta asilo siano evase in tempi ragionevoli e che le condizioni igieniche e dei servizi alle persone lì residenti divengano accettabili;

quale sia lo stato dei procedimenti a carico dei cittadini nigeriani arrestati e quali provvedimenti siano stati presi per garantire l'esercizio del diritto di difesa a persone che si trovavano ospitati in un centro di prima accoglienza e quindi presumibilmente in attesa di risposta alle loro domande di protezione internazionale."