Comune Cosenza: Paolini, i dirigenti non sanno scrivere le delibere
Riceviamo e pubblichiamo una dichiarazione di Enzo Paolini:
“Il sindaco di Cosenza non può pensare che tutto va bene madama la marchesa e che gli altri sono bravi solo quando si asseconda e si plaude al suo operato mentre si inalbera se qualcuno avanza una critica e addirittura minaccia querele. Ieri sera mi sono limitato a leggere testualmente una delibera nella quale è detto che la giunta comunale ha ritenuto di dover impinguare 224.000 Euro il fondo di dotazione per le indennità e la buonuscita di sindaco e giunta medesima. Punto e basta. Ho più volte ripetuto che lo ritenevo e lo ritengo- un atto legittimo dal quale,però dissento. Oggi con una solenne conferenza stampa ci viene spiegato che l’atto dell’impinguamento sarebbe stato determinato dal fatto di aver dovuto corrispondere la buonuscita al precedente sindaco. Motivazione debole e non convincente. Ed infatti non presente in alcun punto del testo della delibera che dichiara semplicemente la volontà di impinguare il fondo. La delibera è la numero 126 del 13 settembre ed è allegata a questo comunicato.
Comunque, nella migliore delle ipotesi e volendo prendere per buona la giustificazione addotta, si dovrebbe concludere che i dirigenti comunali che si sono prestati (peraltro inelegantemente) a partecipare alla conferenza stampa, proponendo la tardiva spiegazione, non sanno scrivere le delibere. Tutto qua. Noi non smetteremo di dire la nostra .Non abbiamo mai detto falsità né ora né in campagna elettorale. Ora ed allora ci siamo riportati ad atti pubblici senza alcuna aggiunta o commento, non ricevendo, né ora né tantomeno allora, nessuna ma proprio nessuna- smentita nel merito delle questioni, ma solo minacce di querele. Bene, le aspettiamo a piè fermo e voglio dire a tutti i cittadini di Cosenza che continueremo a contrastare chi fa politica tentando di cloroformizzare il dissenso o intimidire la critica.
A noi interessa il confronto libero e continueremo ad esercitarlo ed ha sostenere e difendere chiunque intenda farlo. Quando ai progetti strutturali per il futuro saremo(saremmo) ben lieti di valutarli senza pregiudizi o preconcetti . Il fatto è che aspettiamo da oltre 4 mesi un atto dovuto , e cioè la discussione sulle linee programmatiche della nuova amministrazione che ancora non si è tenuta. In quella occasione ci sarebbe stata l’opportunità di spiegare tante cose e noi ne avremmo potuto prendere atto giudicandole positivamente o negativamente secondo scienza e coscienza. Non ci è stato ancora consentito. In compenso si minacciano querele se un consigliere comunale esibisce e legge una delibera ed a essa si riporta nella massima oggettività.
Il fatto è, lo abbiamo detto ieri sera,che apparteniamo a due culture politiche diverse :quella che governa sulla base del sostegno di chi se ne infischia della questione morale e quella che invece pensa che prima delle indennità, degli affari, delle consulenze, dei bunga- bunga, delle corruzioni, degli appalti, dei fuochi d’artificio, dei legittimi impedimenti, degli affitti pagati in nero, delle case pagate con le tangenti, degli sprechi, della Calabria lontana dall’Europa ed ultima in tutte le classifiche, ci siano le persone. La prima cultura politica governa, ahinoi ,in Italia in Calabria ed a Cosenza legittimamente, l’abbiamo detto. Ma possiamo dire anche che siamo diversi?"
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