Incontro per la forte tensione che si percepisce sul territorio
I segretari generali della provincia di Catanzaro di Fai Cisl, Luigi Gualtieri, Flai Cgil, Caterina Vaiti, e Uila Uil, Giorgio Vito, hanno chiesto un incontro urgente al prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, per affrontare la problematica dei lavoratori a tempo determinato degli uffici Territoriali della Biodiversità (UTB), del Corpo Forestale dello Stato, rispetto ai quali si sta consumando l’ennesima beffa. Infatti i tagli economici applicati al capitolo di Bilancio per le assunzioni a tempo determinato – spiegano le organizzazioni sindacali - hanno infatti penalizzato fortemente la regioni meridionali e in particolare la Calabria. Per questo si rende necessario un incontro, al fine di sensibilizzare il Ministro delle Politiche Agricole e il Corpo Forestale dello Stato sulla forte tensione che sta generando sul territorio la lunga e irrisolta questione di questi lavoratori.
Il Corpo Forestale dello Stato si avvale infatti di personale operaio assunto a tempo indeterminato e determinato per assicurare la gestione delle aree naturali protette e per lo svolgimento delle altre attività. Tale personale è costituito attualmente da un’aliquota di circa 1400 unità a tempo indeterminato, oltre a ulteriori unità di personale assunto a tempo determinato impegnato in attività stagionali legate alla gestione delle riserve naturali statali, lotta agli incendi boschivi, compiti di protezione civile, pulizia del sottobosco e dell’alveo di canali e torrenti montani, e via dicendo.
Con la legge finanziaria 2007 sono stati stabilizzati circa 1000 lavoratori, mentre 340 dipendenti sono stati esclusi. Con la finanziaria del 2010 sono stati messi a disposizione 3 milioni di euro all’anno per il 2010, il 2011 e il 2012: grazie a questo stanziamento, nell’anno 2010 una parte degli operai è stata assunta temporaneamente, tra i quali anche le 2 unità operanti nell’ Ufficio Territoriale della biodiversità di Catanzaro. Invece per l’anno 2011, dei 3 milioni di euro previsti sono stati assegnati 1,5 milioni di euro: soltanto la metà di quanto previsto, il resto è stato trattenuto dal ministero dell’Economia, che non fornisce chiarimenti rispetto al blocco di questi fondi.
Ciò che è più scandaloso, è che con le risorse disponibili, l’UTB nazionale ha stabilito, per l’anno 2011, l’assunzione di 82 unità lavorative, dislocate solo ed esclusivamente presso gli UTB del Centro-Nord, utilizzando criteri non congruenti con le necessità operative dei vari uffici. L’UTB di Catanzaro, che per l’anno 2010 ha assunto 2 unità lavorative, per l’anno 2011 non è stata inclusa nell’assegnazione dei fondi da destinarsi all’assunzione di personale a tempo determinato. Come organizzazioni sindacali vogliamo capire che fine hanno fatto quegli 1,5 milioni di euro previsti dalla finanziaria 2010, e pretendiamo che si cominci a pensare ad un nuovo processo di stabilizzazione del personale, anche tenendo conto che nei prossimi anni ci saranno già pensionamenti del personale stabilizzato con contratto a tempo indeterminato. Chiediamo l’intervento del prefetto - concludono le organizzazioni sindacali - per tutelare il diritto al lavoro di operai che svolgono un lavoro prezioso a tutela del territorio e delle comunità che lo popolano.