Gioia Tauro: Fiom preoccupata, “attivare tavolo”
La Fiom di Gioia Tauro "e' fortemente preoccupata dello stato di difficolta' che sta investendo il comprensorio di Gioia Tauro nella sua interezza, vi e' un porto tra i piu' grandi e importanti del Mediterraneo, che sta attraversando una crisi profonda, le aziende subappaltatrici di rizzagio, sono tutte nessuna esclusa in Cassa integrazione straordinaria a zero ore o ad orario ridotto". Lo denuncia il Segretario Generale della Fiom Cgil Pasquale Marino. "Nell'area retroportuale - spiega un comunicato - tutte le aziende metalmeccaniche, che operano tra la prima e la seconda area industriale, hanno fatto ricorso a strumenti di Cigs o mobilita' sia ordinari che in deroga, tutto cio' causato da una crisi economica, industriale e finanziaria mondiale, ma anche dall' assenza della politica e soprattutto da una mancata politica industriale e fiscale che un Governo responsabile, di fronte ad una crisi cosi' profonda, avrebbe dovuto mettere in atto e non ha fatto, perche' preso da altri interessi. Probabilmente - continua il sindacalista - la causa principale che ha causato questa crisi che sta investendo questo territorio e la Calabria tutta, sono gli istituti Bancari, che non solo si sono chiusi a riccio nei confronti delle piccole e medie imprese facendo discriminazioni tra Nord e Sud, ma hanno chiuso loro ogni possibilita' di accesso al credito, costringendoli a chiudere le aziende per mancanza di liquidita', facendo si' che l'area industriale di Gioia Tauro diventasse un deserto". A tutto cio', secondo la Fiom, " bisogna aggiungere la lentezza con le quali si emettono i decreti autorizzativi delle Cigs e delle Mobilita', sia a causa della mole di richieste che sono state presentate, ma principalmente per l' iter burocratico cosi tortuoso e complicato che allunga di molto i tempi per l'approvazione degli stessi". Per la Fiom di Gioia Tauro, " questa crisi, che vede coinvolti le lavoratrici, i lavoratori e le loro famiglie, che stanno arrancando con fatica, presi dal bisogno e dalla disperazione, puo' far sfociare la loro rabbia, la loro sofferenza, in atti non democratici". La Fiom, pertanto, chiede al Presidente della Giunta Regionale On. Giuseppe Scopelliti , un tavolo di concertazione con tutti i soggetti preposti, a partire dalle parti sociali, datoriali e politici, per poter affrontare responsabilmente trovando insieme strumenti e politiche attive, e di fiscalita'' di vantaggio, nei confronti dei lavoratori e delle imprese, che possono far alleviare le sofferenze e le difficolta'".