Cardamone incontra Quattrone: processo integrazione tra ateneo e città

Catanzaro Attualità

Una preziosa opportunità”. Così il neo rettore dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro,Aldo Quattrone, ha definito il processo di integrazione avviato tra Ateneo e Città. Lo ha sottolineato nel corso di un incontro promosso dal presidente del Consiglio Comunale Ivan Cardamone, tenutosi nella sede del rettorato alla presenza della conferenza dei capigruppo di palazzo De Nobili. Presenti Domenico Tallini (Pdl), Roberto Rizza (AdC), Franco Lobello (Catanzaro da vivere), Salvatore Scalzo (Pd), Rosario Mancuso (Udc), Antonio Argirò (Autonomia e diritti), Giulio Elia (Lista Scopelliti), Amedea Rizzuto (vice presidente del consiglio comunale e rappresentante di Svolta democratica), Roberto Guerriero (Socialisti popolari – Udeur) e Giampaolo Mungo (Lista Traversa).

All’incontro ha partecipato anche Luigi Ventura, direttore del dipartimento di Scienze giuridiche, storiche, economiche e sociali. “Si tratta di un incontro preliminare – ha spiegato il rettore – ma possiamo già dire di aver elaborato un progetto per la città che vogliamo condividere con voi. Questo perché riteniamo sia un dovere che l’Università promuova cultura e si integri con il territorio che la ospita. La disponibilità dell’ex Ospedale militare costituisce un’occasione importante alla quale non si può rinunciare e faremo l’impossibile per trasferire una parte della nostra offerta didattica in quella struttura”. Quattrone ha subito spiegato che questa scelta non ridimensiona l’attività del Campus, “i cui spazi garantiscono il giusto supporto tecnologico – ha detto – necessario per la tipologia dei corsi di laurea attivati”. “Tuttavia riteniamo che la localizzazione della sede disponibile nel centro storico – ha proseguito – possa servire proprio nell’ottica di una maggiore opportunità di formazione da offrire agli studenti, in particolare di Giurisprudenza, che potranno sperimentare sul campo le nozioni apprese in aula”. La presenza del Tribunale, di studi legali e notarili, di archivi storici, secondo il rettore “consentirà agli studenti delle forme di tirocinio professionale”. Ecco perché l’idea del Senato accademico è quella di trasferire l’ultimo anno della laurea magistrale di Giurisprudenza nei locali dell’ex ospedale militare. La struttura accoglierà anche i corsi di Sociologia europea, master ei dottorati di ricerca. “Non si deve più discutere se l’integrazione tra Ateneo e Città si debba o meno fare. Si tratta di un percorso doveroso – ha concluso Quattrone – e ci sono tutte le condizioni per portarlo a compimento”.

E’ stato il presidente Cardamone a ringraziare il rettore a nome di tutto il Consiglio Comunale per la celerità con cui ha accettato la richiesta dell’incontro. “Nel corso dell’ultima conferenza dei capigruppo – ha affermato – si è discusso del ruolo dell’Università e si è stati tutti concordi nel considerare l’Ateneo il motore culturale, sociale ed economico della città. Serve consolidare il rapporto tra le istituzioni e l’appuntamento di oggi, oltre a rappresentare il nostro omaggio al neo rettore e al Senato accademico, vuole anche essere l’occasione per tracciare le linee guida che dovranno caratterizzare questo cammino condiviso. Da parte nostra c’è grande attenzione nei confronti di questo processo di integrazione – ha concluso – e al tema dedicheremo un Consiglio Comunale ad hoc”.

Secondo il capogruppo del Pdl, Tallini, “è arrivato il momento di aprire un dialogo costruttivo tra l’Università e il territorio che la ospita, affinché la stessa possa identificarsi con la città, cosa che finora non è successa”. Tallini ha sottolineato il ruolo centrale che in questo nuovo rapporto tra Ateneo e Amministrazione dovrà recitare il Consiglio Comunale “che rappresenta i cittadini tutti e che è quindi il luogo in cui si fanno le scelte per il futuro del capoluogo”. Il capogruppo del Pdl ha ribadito l’esigenza di rivitalizzare il centro storico attraverso quelle iniziative culturali che vorrà predisporre l’Università, invitando il rettore a incentivare sempre di più la presenza di studenti che arrivano dal bacino del Mediterraneo, “considerata la posizione invidiabile in cui si trova la nostra città”. A tal proposito Quattrone ha annunciato che il prossimo 2 novembre sarà a Catanzaro il rettore dell’Università di Tirana per avviare, con l’ateneo albanese, un rapporto di collaborazione che porterà certamente alla “Magna Graecia” studenti di quella nazione.

Soddisfazione per il nuovo rapporto instauratosi tra Amministrazione comunale e Ateneo è stata espressa anche da Ventura che ha confermato l’intenzione del Senato accademico di realizzare nella struttura dell’ex ospedale militare un polo di alta formazione.

Per Giulio Elia è necessario spiegare alla città, attraverso un’apposita seduta del Consiglio Comunale , quali saranno i frutti di questa integrazione che si sta mettendo in atto. Il rappresentante della Lista Scopelliti ha quindi detto che “l’Università deve creare intellettuali capaci di sopperire al deficit culturale che vive Catanzaro e che, per questo, bisognerebbe istituire dei nuovi corsi di laurea di carattere umanistico”. Cosa che, ha spiegato il Rettore, per ora è impossibile considerato il blocco del turnover dei docenti imposto dal ministero.

Di confronto “vero e schietto” tra le due istituzioni ha parlato Giampaolo Mungo, secondo cui Comune e Ateneo devono “lavorare assieme guardando al futuro e ottimizzando la formazione della classe dirigente del domani”.

Rosario Mancuso ha chiesto al rettore un impegno per l’istituzione dei corsi di specialistica, in particolare per i laureati in Economia aziendale, “costretti a concludere la propria formazione altrove quando potrebbero farlo qui”, ha detto.

“Abbiamo l’opportunità di lasciare un segno” ha sostenuto Roberto Guerriero, facendo riferimento alla possibilità di spostare, finalmente, una parte dell’offerta didattica nel centro storico. Uno spostamento che, per Roberto Rizza, è necessario pianificare: “Non si tratta di un trasloco – ha affermato – ma di offrire agli studenti tutta una serie di servizi che vanno programmati”. Rizza ha anche chiesto una maggiore promozione dell’offerta didattica dell’Ateneo a partire dalla realizzazione di una guida dello studente e del territorio. Al dibattito ha dato un contributo anche Salvatore Scalzo, secondo cui è giusto pensare a una programmazione condivisa tra Amministrazione e Università “e la sede più idonea – ha detto – è certamente il Consiglio Comunale. Inoltre per Scalzo “bisogna insistere nel processo di internazionalizzazione dell’Ateneo, anche attraverso i progetti Erasmus”.

Antonio Argirò ha apprezzato la disponibilità dimostrata dal rettore, sostenendo che, “pur avendo la precedente amministrazione individuato un’altra struttura da destinare all’Università, cioè l’Educandato, l’importante è che il progetto vada in porto”. Argirò ha quindi evidenziato l’esigenza di incentivare la residenzialità degli studenti nel centro storico.

Infine i consiglieri Lobello e Rizzuto hanno auspicato che questo nuovo percorso avviato possa presto concretizzarsi per il bene sia della Città che dell’Ateneo stesso.

Le conclusioni sono toccate al Rettore il quale ha ringraziato l’intero Consiglio Comunale per la visita, affermando che “la Città dovrà aiutare il Senato accademico a programmare lo sviluppo dell’Ateneo” e sollecitando incontri costanti con gli esponenti di palazzo De Nobili, magari a cadenza bimestrale, per discutere di eventuali problemi e proposte da condividere.