Le dichiarazioni di Idà in merito alla vicenda che vede coinvolto l’assessore regionale Caridi
Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Giuseppe Ida'
“Sottolineando e rimarcando l’indiscussa autonomia della Magistratura ed il concetto inviolabile che la Giustizia, sempre e comunque, debba fare il proprio corso, mi trovo ad esprimere la mia personale vicinanza all’amico Antonio Caridi, proprio in ragione di una conoscenza personale, prima ancora che politica, che mi induce ad escludere che, lo stesso, possa aver avuto contatti con ambienti della criminalità organizzata e malavitosi”. E’ quando afferma il coordinatore regionale dei Giovani dell’Udc calabrese, Giuseppe Idà, intervenendo nel merito della vicenda che, in questi giorni, ha coinvolto l’assessore regionale alle attività produttive, Antonio Caridi. “Mio malgrado, mi trovo a dover stigmatizzare l’atteggiamento di quella stampa che tende a criminalizzare e che non perde tempo ad elargire giudizi e condanne, senza tener conto, magari, di chi, nel Mezzogiorno, si impegna nelle Istituzioni e si “macchia” della responsabilità di raccogliere un gran numero di consensi come se fosse una colpa, in questa regione, ottenere voti e fiducia. E’ forse il caso di fermarsi e di riflettere su vicende che, spesso, toccano la sfera umana e che rischiano di far giungere a sentenze che spettano solo ed esclusivamente agli organi competenti” – le parole di Idà.
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