Trio Italia Onlus, De Luca: “Grazie ai donatori sconosciuti”
Riceviamo dal dott. Egidio De Luca, presidente della TRIO Italia Onlus, che rivolge un appello agli amministratori comunali
"Ricorre in questi giorni il 17 anniversario della morte di Nicholas Green, quel bambino che nel lontano 94, fu ucciso da un colpo di pistola vagante lungo la Salerno-Reggio Calabria.
Fu allora, che, con un generoso atto d’amore Margaret e Reginald Green donarono la vita a cinque moribondi e la luce degli occhi a due giovani destinati alla totale cecità.
L’Italia intera fu scossa da questo evento. L’Italia che, relegata all’ultimo posto in Europa con 6,2 donatori per abitanti vide una crescita delle donazioni pari al 23,3% in quegli ultimi 3 mesi del 94. A questo seguì un incremento del 31% dei trapianti.
Era trascorso soltanto un anno dal mio trapianto di fegato a Pittsburgh, ed avevo dato vita al Capitolo Italiano della Tranplant Recipients International Organitation – TRIO ITALIA ONLUS per adempiere ad una promessa che avevo fatto in quella umida notte americana, allorché, ”in periculo mortis”, fui ricoverato per una grave forma di cirrosi epatica da Virus C.
Chiesi allora ai coniugi Green di diventare Presidenti Onorari della Trio e con loro abbiamo percorso la Calabria e l’Italia in lungo e largo per attivare un circuito di solidarietà tra i trapiantati ed i candidati al trapianto, per accendere quella scintilla positiva che potesse risvegliare le coscienze dei calabresi alla soluzione dei problemi gravi su trapianto e donazione che affliggono la nostra Regione.
Un impegno che è stato in parte ripagato: sebbene infatti la Calabria resti fra gli ultimi posti in Italia, con 10 donatori effettivi per milione di abitanti (La media nazionale è pari a 18,1), essa risulta però, in quest’ultimo anno, una delle poche regioni del centro-sud in cui il numero di donatori è in aumento.
Anche la stessa attività di trapianto è in crescita. Leo Pangallo, Direttore Generale dell’azienda ospedaliera "Bianchi - Melacrino - Morelli", già nel 2008, faceva notare una crescita sensibile delle donazioni e dei trapianti.
Lo stesso Pangallo, nella medesima intervista, evidenziava con soddisfazione il risultato di quattro trapianti annui del centro.
Negli anni successivi, la crescita è stata esponenziale. Dal 2008 ad oggi, infatti, sono stati effettuati a Reggio ben 50 trapianti, con una media di più di dodici ogni anno.
Un dato di certo incoraggiante che ci deve spingere a migliorare sempre più l’attività di divulgazione ed informazione sul tema, per raggiungere (e possibilmente superare!) in breve tempo la media nazionale e per ampliare l’attività di trapianto anche ad altri organi per i quali, attualmente, non ci sono strutture organizzate.
In questo senso, molto ha fatto l’opera di chi, come Nicholas, “eroe conosciuto”, ha avuto una grande risonanza mediatica, ma come lui tanti “eroi sconosciuti “, che non finiscono sui giornali o in televisione, donano i propri organi.
Tale gesto, deve essere considerato non solo un “atto di solidarietà”, ma un vero e proprio “atto di civismo”, in quanto altre vite umane vengono salvate da morte sicura.
Noi della Trio Italia Onlus pensiamo che le persone protagoniste di gesti gratuiti e privi di tornaconto personale debbano essere indicate quale esempio per tutta la collettività.
Non è forse giusto ricordare anche questi eroi silenziosi, queste persone che con un gesto semplice ed umano, hanno svolto e continuano a svolgere un’opera insostituibile?
Sarebbe d’esempio, quindi, intitolare ai “Donatori sconosciuti” una via, un parco o una piazza di Reggio e degli altri comuni della Provincia.
A seguito di simili segnalazioni, di associazioni o privati cittadini, molti Comuni d’Italia hanno già dimostrato grande sensibilità sul tema, intitolando parchi o vie ai donatori.
Sono sicuro che gli amministratori cosentini non rimarranno insensibili a questo appello."