Rossano, assolta donna che chiese il gratuito patrocinio

Calabria Cronaca

E' stata assolta con la formula “perché il fatto non sussiste” dal giudice monocratico del Tribunale di Rossano, Guglielmo Labonia, la trentaduenne di Rossano M.M. difesa dagli avvocati Ettore Zagarese e Giuseppe Vena.

La donna era stata deferita presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Rossano per aver falsamente attestato, nella dichiarazione sostitutiva di certificazione, prodotta, contestualmente all’istanza per l’ammissione al gratuito patrocinio, nell’ambito di un processo penale a suo carico, di versare, in relazione all’anno d’imposta 2004, nelle condizioni richieste dalla Legge, laddove le verifiche effettuate dalla Guardia di Finanza di Rossano, hanno accertato, alla stregua del tenore di vita e delle condizioni personali e familiari dell’istante, requisiti reddituali non rientranti in quelli richiesti per l’ammissione al gratuito patrocinio dello Stato; con ciò conseguendo l’ottenimento dell’ammissione al patrocinio.

Al termine dell’istruttoria il Giudice invitava le parti a concludere e l'avvocato Ettore Zagarese e l'avvocato Giuseppe Vena, unitamente al Pubblico Ministero Mirella Gabrieli, chiedevano al giudicante, di assolvere la donna atteso che dall’istruttoria non era emerso, in maniera certa, la capacità reddituale della donna e che la stessa comunque – seppur aveva dichiarato una difformità nel rapporto economico – non superava la soglia prevista.

Il Giudice Labonia, valutato il materiale acquisto ha assolto la donna perché il fatto non sussiste.