Prostituzione: annullato il sequestro dell’incasso, restituito al presunto favoreggiatore
Il Tribunale del Riesame di Cosenza ha annullato il sequestro di una somma di denaro a carico di Y.B., im uomo cinese residente a Montalto Uffugo coinvolto nella vasta operazione contro la prostituzione (LEGGI) svolta in tutta Italia dalla Polizia.
Il trentaquattrenne venne infatti trovato all'interno di un appartamento, nello stesso comune, nel momento in cui un agente sotto copertura si era finto cliente di una prostituta, anch'essa cinese, dopo aver risposto ad un annuncio online.
Ad aprire la porta sarebbe stato proprio Y.B., permettendo così ai poliziotti di fare irruzione nella casa di piacere - ubicata lungo Via Trieste - e sorprendere la donna mentre era impegnata in un atto sessuale con un altro cliente, rivelatosi poi minorenne.
Nel corso delle attività è stata sequestrata, oltre ad una somma di denaro (ritenuta provente dell'attività di prostituzione) anche la scheda sim il cui numero era indicato negli annunci.
Proprio questa scheda era intestata a Y.B., accusato dunque del reato di favoreggiamento della prostituzione. Tuttavia, l'avvocato difensore dell'indagato, Mario Alberelli, appellandosi al Riesame ha evidenziato come mancassero degli indizi certi a carico del suo assistito, affermando che la semplice presenza in casa non poteva essere considerato un elemento di colpevolezza, che anzi andava ricercato proprio dagli inquirenti.
Lo stesso ha poi ribadito come ad essere punito sia il favoreggiamento della prostituzione, e non della prostituta in sé, intesa come persona, e che la presenza di somme di denaro in quell'appartamento non dovessero essere ascrivibili necessariamente alla prostituzione. Tutte circostanze sulle quali si sarebbero dovute raccogliere delle prove di inequivocabile certezza.
Tali motivi, esaminati nel corso dell'udienza del Tribunale del Riesame di Cosenza, sono stati accolti: la somma di denaro è stata dissequestrata e restituita a Y.B., come richiesto dall'avvocato Alberelli.