Maxi blitz anti prostituzione: case d’appuntamento in centro a Vibo, sei denunce
Nell’ambito della maxi operazione contro la prostituzione, anche minorile, eseguita stamani in 27 comuni Italiani, come anticipato nell’articolo di stamane (QUI) il blitz ha portato nel complesso all’arresto di sette persone per reati in materia di immigrazione, sfruttamento della prostituzione, stupefacenti e reati contro la persona; ma anche alla denuncia di altri 71 soggetti per reati analoghi; ad adottare dei provvedimenti amministrativi nei confronti di 51 stranieri, irregolari sul territorio nazionale; e ad elevare ben 82 sanzioni amministrative.
L’attività ha interessato anche la Calabria, il Cosentino ed il Vibonese in particolare. E proprio per quanto attiene specificatamente alla provincia napitina, nella stessa sono stati effettuati dei controlli da parte della Mobile in alcuni appartamenti nel centro del capoluogo, dove vi era il sospetto si svolgesse attività di meretricio.
In particolare, sono state controllate cinque abitazioni, risultate poi essere effettivamente delle case di appuntamento, all’interno delle quali sono state identificate delle donne straniere che esercitavano la “professione”.
In quattro sono state denunciate in stato di libertà alla Autorità Giudiziaria, si tratta di due cinesi, per la loro posizione irregolare in Italia, mentre un’altra loro connazionale, che avrebbe messo a disposizione l’appartamento, è denunciata per le specifiche violazioni previste del Testo Unico dell’Immigrazione.
È stato, inoltre, denunciato il titolare di un B&B del centro che aveva ospitato delle straniere, dedite alla prostituzione, omettendo di comunicare la loro registrazione all’Autorità di Pubblica sicurezza. Il proprietario di un immobile è stato invece sanzionato per aver omesso di comunicare l’ospitalità di cittadini stranieri nell’abitazione data in affitto.