Tutela degli animali: primo passo per una società civile e pacifica
Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa dell'associazione Bene comune Onlus Crotone sui casi di uccisione dei cani in località papaniciaro
"Con immensa indignazione apprendiamo della spietata uccisione con armi da fuoco, nei giorni scorsi, di alcuni cani in località papaniciaro. Tale episodio è l’ennesimo dopo le precedenti notizie di casi di avvelenamento nonché barbare uccisioni di animali sul nostro territorio provinciale. Mentre nel resto d’Italia si parla ormai di “Ben-essere degli animali”, una condizione che va oltre la semplice sussistenza degli stessi, qua si deve ancora lottare per chi ne mina il diritto alla vita. Nonostante diverse associazioni per la difesa dei cani e degli animali (a cui va tutto il nostro massimo sostegno) si impegnino quotidianamente ed in maniera assolutamente gratuita per la protezione e la cura di tutti gli esseri viventi, richiamando le istituzioni ai loro doveri, l’accadimento di tali ripetuti e sistematici atti di violenza rende palese la necessità improrogabile di affrontare la questione istituzionalmente assumendo ciascuno le responsabilità di propria competenza, a partire da una corretta gestione dei fondi per la prevenzione del randagismo nel pieno rispetto delle normative esistenti, per garantire la tutela degli animali e possibilmente andare oltre, ossia promuovere azioni concrete che ne favoriscano il benessere. La Provincia ed il Comune dovrebbero convocare le associazioni di riferimento e, nel rispetto dei principi di partecipazione previsti dalla Legge, ideare dei percorsi volti a preservare e tutelare i nostri amici animali, interpretando così il sentimento collettivo della maggior parte dei cittadini e promuovendo la legalità. L’istituzione di un Ufficio comunale per i diritti degli animali e di uno “Sportello provinciale a 4 zampe”, come già avvenuto altrove in Italia, potrebbe garantire l’esistenza di due punti di riferimento per raggiungere il maggior numero di persone con l’obiettivo di educare alla conoscenza e al rispetto degli animali e per fare affermare il diritto di cittadinanza anche per i nostri “amici a quattro zampe”. Tali uffici e sportelli potrebbero contribuire a divulgare e far attuare la normativa di riferimento, segnalare maltrattamenti, smarrimenti e ritrovamenti animali, intervenire per adozioni o affidi, promuovere campagne contro l’abbandono e dare consigli per viaggiare con i nostri amici a 4 zampe. La nostra partecipazione alla Marcia per la pace nello scorso mese di settembre ci ha portati a camminare fianco a fianco con migliaia di animalisti che rivendicavano il diritto alla vita di tutti gli esseri viventi come prerequisito per un mondo più rispettoso e pacifico, così come scriveva il fondatore della marcia, il filosofo Aldo Capitini (animalista e vegetariano): “Non sono lontano dal pensare che gli uomini arriveranno veramente a non uccidersi tra di loro, quando arriveranno a non uccidere più gli animali”.
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