Movimento Studentesco Nazionale: per la nuova Europa, la scuola ci insegni ad essere rivoluzionari
"Una data come quella di oggi non può passare inosservata. Il 9 novembre 1989 è un giorno fondamentale per la nostra Europa, perché la caduta del muro di Berlino rappresenta l’immagine del sogno che ancora oggi noi manteniamo vivo, cioè quello di un’Europa dei popoli e delle tradizioni. - Comunica una nota stampa del movimento studentesco nazionale - Per questo motivo oggi il Movimento Studentesco Nazionale davanti le scuole di tutta Italia ha celebrato questa data attraverso la distribuzione di un volantino che mette in relazione lo spirito che ha animato i giovani berlinesi dell'ottantanove con lo spirito di ribellione che vorremmo animasse questa scuola troppo spesso imborghesita.
Possiamo tracciare un parallelismo tra la voglia di rivolta che ha animato la fase antecedente alla caduta del muro dell'89 e la situazione della nostra scuola, che obbliga la nostra generazione a vivere bloccata da tante barriere: il muro dell’omologazione culturale e del testo unico, il muro di una classe docente impreparata e inadeguata, il muro delle strutture fatiscenti, il muro che vede ancora oggi separati studenti di serie A e studenti di serie B per meri criteri economici e il muro della crisi e della precarietà. A queste barriere, noi rispondiamo con i sogni di questa generazione, che passano dalla valorizzazione dell’identità nazionale per rispondere alla globalizzazione imperante, favorendo una concezione comunitaria della scuola, ad una riforma della classe docente con l'obbligo della formazione continua, da un piano nazionale di edilizia scolastica che punti alla costruzione di scuole ecocompatibili ad una riforma del diritto allo studio che crei opportunità e valorizzi il merito. - Conclude la nota - Oggi più che mai sogniamo una scuola che ci spinga a diventare rivoluzionari, in un mondo che ci vuole global e omologati."