Demetrio Cara sullo stato di salute dei torrenti della città di Reggio
Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa del consigliere provinciale Demetrio Cara sullo stato di salute dei torrenti della città di Reggio Calabria
“In questi ultimi giorni stanno entrando prepotentemente nelle nostre case le rovinose immagini delle cinque terre distrutte dal maltempo, di una città come Genova letteralmente sott’acqua, di una regione come la Liguria purtroppo devastata dal dolore per le vittime e per i disastri. Una tragedia nazionale. Come quella che fu a Giampilieri. A pochi kilometri di distanza da noi, nella vicina e dirimpettaia Messina. Ma chi ha dimenticato i canaloni di fango e detriti che si trascinavano a mare tutto quanto incontravano lungo il loro cammino? Come non pensare dunque che anche a Reggio Calabria tutto questo potrebbe capitare? Una cosa è certa: essere ipocriti o far finta di niente non serve a nessuno”. Queste le parole di Demetrio Cara, consigliere provinciale e presidente della Commissione Consiliare Assetto del Territorio. “Le strade della città alle prime piogge diventano impraticabili ed il sistema di deflusso delle acque reflue e meteoriche non regge neppure un semplice temporale. Allargando lo sguardo oltre, la natura orografica del nostro territorio provinciale presenta un cospicuo numero di alvei torrentizi di piccola o grande dimensione, le c.d. Fiumare o Torrenti da sempre troppo abbandonati a sé stessi e oggetto di speculazioni da parte dell’uomo”. “Da Consigliere Provinciale, nello specifico – dichiara Demetrio Cara - ho cominciato subito a prendere visione degli atti compiuti per la risoluzione delle problematiche inerenti il torrente Calopinace, interessato già nel Marzo 2010 da problemi strutturali dovuti a forti temporali che hanno divelto alcune briglie prima esistenti, che hanno provocato il crollo dei muri di contenimento e finanche di un intero tratto di argine dello stesso torrente dove, al cui deflusso verso il mare, solo per caso, nel corso delle recenti piogge non hanno fatto registrare danni irreparabili. A dire il vero, a suo tempo, vi sono stati pure degli interventi in proposito che hanno in parte tamponato il problema, grazie anche al non ripetersi di particolari condizioni climatiche sfavorevoli su tali zone. In realtà, però, non si è arrivati alla risoluzione definitiva del problema. Allora si diede notizia ai giornali, peraltro con ampio rilievo, sull’esistenza di appositi finanziamenti da parte della regione per gli interventi necessari. Solo oggi, però, a distanza di un anno tali risorse economiche sono diventate effettivamente disponibili. Questo lo si deve oggi all’impegno della Provincia e del Presidente Raffa, con il quale più volte in questi mesi ci siamo impegnati per snellire i tempi e far sì che la progettazione fosse completata. Da qualche giorno, infatti, abbiamo ricevuto il parere sulla progettazione dall'Autorità di Bacino di Catanzaro. Si tratta di ben 4 milioni di Euro che interesseranno la messa in sicurezza, il rifacimenti di argini, la pulizia straordinaria nonché la realizzazione di briglie di contenimento per i torrenti ricadenti nell’ambito territoriale della zona urbana di Reggio Calabria”.
“Giusto per intenderci – sottolinea Cara – si tratta di interventi che saranno realizzati dal torrente Archi Scaccioti al Torrente Fiumarella in località Lume di Pellaro, senza non trascurare i torrenti Annunziata, Sant’Agata, Valanidi e il Calopinace. Finalmente ora si potrà procedere alla messa in gara dei lavori. Personalmente continuerò a seguire da vicino l'iter in modo da ridurre al minimo i tempi burocratici. In particolare, mi sia consentito, di esprimere apprezzamento nel merito poiché si tratta di una buona notizia attesa da troppo tempo dagli abitanti della vallata del Calopinace. Sempre a proposito di questa area urbana, a onor del vero, vale però evidenziare che sono ancora troppe le incompiute che interessano questa porzione di territorio in primo luogo l’atteso completamento delle nuove bretelle stradali di collegamento veloce utili al rapido raggiungimento del centro cittadino per l’intero abitato di Cannavò e zone sovrastanti. Tale opera una volta ultimata rappresenta un volano di sviluppo socio – economico capace di dare un po’ di respiro ad una economia locale attualmente asfittica. Come Provincia ritengo che stiamo continuando a fare la nostra parte, sui torrenti e sull’attività di prevenzione del rischio idrogeologico. Sarebbe opportuna una sempre maggiore sinergia che nell’interesse di tutti veda il completamento in tempi normali delle opere pubbliche da parte dei Comuni ma, soprattutto, una maggiore attenzione rispetto a quegli accorgimenti necessari appunto nell’ottica della prevenzione dai rischi idrogeologici. Ad esempio, la realizzazioni degli interventi straordinari da parte della Provincia sui torrenti favorirà da parte dei Comuni il ripristino e la realizzazione di un sistema di raccolta e di scarico delle acque meteoriche direttamente a mare tramite gli alvei torrentizi. Di questo e anche di altri aspetti nel merito potremo sicuramente a breve discuterne insieme al Presidente della Provincia ed al Sindaco della Città cui è stato chiesto un incontro da parte dei cittadini residente nella vallata del Calopinace. Infatti, mi unisco anche io a tale richiesta di incontro affinché si dia vita ad un confronto sereno e costruttivo sempre nell’ottica, come più volte ribadito dal sottoscritto, che è bene che i cittadini siano sempre bene informati così da potersi organizzare al meglio ed essere consapevoli.
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