Maropati. Furto a cooperativa assegnataria di terreno sequestrato
Furto, questa notte, ai danni della cooperativa "Futura" di Maropati, impegnata nella gestione a fini sociali di un terreno confiscato alla criminalità organizzata e assegnatole dal Comune. Ignoti hanno sottratto il materiale necessario alla costruzione di una serra, che la cooperativa stava realizzando sul terreno assegnatole. Legacoop Calabria, in una nota esprime "piena solidarietà e vicinanza" nei confronti della cooperativa. "Vogliamo sottolineare - si legge in una nota - che per la gestione dell'iniziativa vengono impiegati gli ospiti ricoverati nella struttura e la comunità per disabili mentali di Maropati gestiti dalla stessa cooperativa. Tale attività - si fa rilevare - non ha quindi alcun fine di lucro ma solo di reinserimento produttivo e sociale di persone deboli. La coop Futura rappresenta un punto di riferimento importante ed una ricchezza per l'intera comunita' dell'intero comprensorio. Siamo fortemente preoccupati - continua Legacoop - per il ripetersi di questi atti che toccano tutti i soci e gli amministratori delle nostre cooperative ma anche le comunita' locali che rischiano cosi' di essere privati sia di servizi avanzati che di posti di lavoro cosi' importanti in una situazione caratterizzata da una gravissima crisi economica ed occupazionale". Legacoop Calabria, si fa rilevare, " confida nel lavoro investigativo delle forze dell'ordine e nella tutela che sapranno dare alle nostre cooperative impegnate a dare risposte positive alle difficolta' che vivono le nostre comunita' sia in termini lavorativi che di servizi sociali, di creazione di ricchezza e di crescita culturale".
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Il terreno interessato è in contrada Jola ed era stato assegnato alla cooperativa "Futura" nel 2006. Su quel fondo la cooperativa, che gestisce la comunità residenziale ed un centro diurno per soggetti affetti da patologia psichiatrica, entrambi di Maropati, ha avviato i laboratori di attività agricola, dove a scopo sociale, vengono impiegati gli ospiti in cura. "Profonda amarezza e sdegno" sono stati espressi dal presidente della cooperativa Lorenzo Sibio e da tutti i soci ed operatori. "Il nostro intento - dice Sibio - è fare di quell'area una fattoria agricola dove i ragazzi da noi seguiti nei servizi gestiti, trovino l'interesse per il lavoro agricolo ed il modo per superare le difficolta' legate alla patologia".