Montebello Ionico: arrestate due persone
Alle prime luci dell’alba di oggi, 17 novembre 2011, i Carabinieri Melito Porto Salvo con i militari della Gruppo Operativo Calabria di Vibo Valentia, hanno avviato nel territorio del Comune di Montebello Ionico e delle sue Frazioni una serie di perquisizioni. Le operazioni, nel loro complesso, si sono concluse con l’arresto, in flagranza di reato di Leandro Stelitano, 34 anni, melitese, residente in Toscana ma domiciliato a Montebello Ionico – Frazione Fossato, coniugato, nullafacente, già agli arresti domiciliari.
Nel corso della perquisizione domiciliare, i militari, grazie ad uno spiccato spirito di osservazione, hanno notato un allaccio abusivo al contatore della corrente, a sua volta, abilmente manomesso. Tale sistema gli aveva consentito di collegare l’impianto elettrico del proprio appartamento alla rete dell’Enel ed effettuare consumi non contabilizzabili ed a lui non addebitabili. Stelitano è stato, così, arrestato per furto aggravato continuato di energia elettrica ed, espletate le formalità di rito, è stato immediatamente condotto innanzi al Tribunale di Reggio Calabria, per essere sottoposto al giudizio per direttissima.
Nell’ambito dello stesso contesto operativo, nella Frazione Saline, predetti militari hanno tratto in arresto Francesco Altamura, 36 anni, residente a Montebello Ionico, separato, nullafacente, gravato da precedenti di polizia, in esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Reggio Calabria. Detto provvedimento è scaturito da una efficace attività investigativa condotta dai Carabinieri della Stazione di Saline di Montebello Ionico, la quale, grazie ai riscontri positivi evidenziati, è riuscita ad accertare e dimostrare che Altamura, aveva maltrattato, anche violentemente, i genitori 70enni, al solo scopo di ottenere sempre ed insistentemente somme di denaro.
Tra i reati ravvisati, ai danni dei anziani genitori conviventi, figurano i maltrattamenti in famiglia, l’estorsione e le lesioni personali. Pertanto, dopo le formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale di Reggio Calabria, a disposizione dell’A.G. che ne ha disposto la carcerazione.