Cavarretta (Rinascimento) sullo stemma comunale di Crotone

Crotone Politica

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dall'avvocato Silvano Cavarretta, Coordinatore del Movimento Rinascimento, al sindaco dei Crotone Peppino Vallone e alla sua Giunta

"Le problematiche che si riscontrano nella nostra città rivelano carenze di vario genere, sia sostanziali che formali, nella maggior parte dei casi di ordine e responsabilità soggettive ed in qualche caso di ordine oggettivo. Questo movimento politico-culturale che si è ufficialmente presentato in occasione della più recente competizione elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale di Crotone, nel far presente di essere stato oltremodo “rispettoso” del periodo di assestamento che sta superando il quinto mese di operatività dell’attuale Giunta, andando ben oltre i 100 giorni annunciati per presentare i primi risultati, intende comunicare alle SS.VV. ed alla cittadinanza, di non aver assolutamente abdicato a svolgere il ruolo per il quale è stato concepito e cioè: avvicinare i cittadini alla politica ed alle vicende amministrative, coinvolgere attivamente giovani e meno giovani affinché si rendano protagonisti del cambiamento e concorrano nelle “proposte” e nel “controllo” sulla città. Pertanto, questo movimento, già con la presente comunicazione di ripresa della sua attività, giusto per iniziare, intende sottoporVi, un aspetto sia pure di “apparente” ordine formale che è quello dell’adozione e dell’uso dello stemma comunale, che rivela quanta disattenzione, trascuratezza e superficialità si possa rilevare anche per tale aspetto che pur simbolico, assurge in ogni caso ad una estrema rilevanza politico-sociale.

Devo far presente che al momento della mia nomina quale assessore alla cultura, nella Giunta Comunale precedente, avendo rilevato che lo “stemma comunale” in uso presentava anacronismi ed errori di vario genere, che lo stesso “stendardo comunale”, in pessimo stato d’uso, era altrettanto non rispondente alle prescrizioni in atto, mi sono prodigato affinché il Comune si interessasse a ciò e devo dire che grazie al preziosissimo studio e contributo dell’Ufficio Marketing Territoriale del Comune di Crotone, costituito da Emanuela Decima, Sara Grilletta, Gregorio Mungari Cotruzzolà e Maria Antonietta Salvati, si era finalmente pervenuti a redigere un eccellente “Manuale d’uso dello Stemma Comunale” che evidenziava l’escursus storico dello Stemma, il suo rifacimento e le modalità di utilizzo dello stesso. Ebbene, la conclusione della vicenda “Stemma”, almeno fino alla permanenza dello scrivente nella Giunta è stata che di fatto non gli avete consentito la presentazione ufficiale del nuovo stemma (con manuale e convegno già pronti) e che a sua insaputa e non ho ancora capito per ordine di chi, è stato ordinato un nuovo stendardo comunale, fotocopia di quello precedente e risalente ad un Decreto del 30.04.1903, che si ripete non è assolutamente conforme a quello ufficiale prescritto dall’Ufficio Onorificenze e Araldica della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 2 febbraio 1938, con cui il Capo del Governo, Benito Mussolini, attribuisce a Crotone il titolo di città.

In questa vicenda possiamo ipotizzare che tutto sia avvenuto per superficialità, per trascuratezza, per quieto vivere o per ignoranza? Una cosa è certa: ancora oggi si verifica non solo l’uso di uno stemma non conforme, quanto una sorta di libertinaggio e personalizzazione dello stemma su tabelloni stradali, insegne, striscioni, locandine, buste e carte stampate. Come altrettanto abusato è l’uso dello stemma che per legge è riservato al Comune di Crotone, che a sua volta potrà formalmente autorizzarlo solo in favore dei soggetti che abbiano ottenuto il patrocinio per iniziative rilevanti per la città. Tutto ciò premesso ed in considerazione dell’alto significato simbolico che lo stemma rappresenta per la città, occorre senza ulteriori indugi e senza invocare finanziamenti regionali, nazionali od europei, riordinare complessivamente tutto ciò che riguarda l’adozione dello stemma ed il suo corretto uso (nel Gonfalone, nella Bandiera del Comune, nella Fascia del Sindaco, negli atti amministrativi, nei comunicati stampa, nelle pubblicazioni turistiche, culturali, ecc…a cura dell’Ente, nella cartellonistica, nella carta da lettera, nella copertina dei fax, nei biglietti da visita, nelle buste e materiali di cancelleria, nei titoli di testa e coda degli audiovisivi, nelle comunicazioni telematiche, nella segnaletica interna ed esterna all’Ente, nelle vetrofanie istituzionali, nella personalizzazione degli automezzi).

Resta alle SS.VV. o Vostri delegati e/o dirigenti, l’onere di provvedere a tutto ciò, regolamentandone l’uso e verificare che in caso di utilizzo improprio ed indecoroso dello stesso, anche se precedentemente autorizzato dall’Amministrazione Comunale, ciò dovrà comportare l’immediata revoca del patrocinio e la richiesta del risarcimento per i danni arrecati. Per semplificarVi l’impegno, sarebbe sufficiente adottare ufficialmente il “Manuale d’uso” che è stato già sapientemente preparato dal citato Ufficio Marketing Territoriale del Comune di Crotone, datato luglio 2010. Sarà anche cura del Movimento “Rinascimento”, successivamente a tale proposta, verificare e controllare eventuali irregolarità ed inefficienze che ovviamente saranno indirizzate a chi di competenza. Rinviando espressamente al prosieguo, proposte ed analisi che riguardano la nostra città, si porgono distinti saluti. Si allega prospetto riportante il vecchio stemma ed il nuovo stemma, così come riportato nel succitato “Manuale d’uso”."

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