“Teresa” di Claudio Fava a Cosenza

Cosenza Attualità

Nella cornice di Palazzo Arnone, a Cosenza, martedì 13 dicembre, alle 17.30, sarà presentato il romanzo “Teresa” (ed. Feltrinelli) di Claudio FAVA (di cui si allega l’invito). L’evento, organizzato dall’associazione socioculturale ANGELINA, dedicata ad Angelina Mauro, e dalla Soprintendenza BSAE della Calabria, vuole stimolare una discussione aperta, coordinata da Anna Rosa Macrì, tra l’autore e il pubblico, sulle donne, sul Sud, sulla lotta alle mafie. “Teresa” di Claudio Fava è un romanzo che parla di una donna di Sicilia, delle sue scelte e delle sue fughe. E dei suoi ritorni. Una Sicilia torbida, è lo sfondo della storia, una terra fatta di spazi e tempi imbruttiti, di gente sporca dentro. Una storia che vede come protagonista Teresa, ragazza di trent’anni, che ha bisogno di allontanarsi da quest’isola, per ritrovare se stessa. “Sale” e “scende” dalla Sicilia a Roma, da Roma alla Sicilia, Teresa, (“Teresa che c’è. L’avrei voluta come madre. L’avrei voluta come figlia”: con questa dedica si apre il libro) per capire, per trasformare i punti interrogativi che le riempiono la testa in punti esclamativi, per dare un senso all’uccisione del padre, morto ammazzato perché non pagava il pizzo. Politico, sceneggiatore e giornalista, Claudio Fava dal 1984, dopo l'uccisione del padre, ha assunto la direzione de "I Siciliani" raccogliendo, assieme a tutti gli altri giovani compagni della redazione, il testimone di una battaglia che ha saputo fare di questa rivista un laboratorio di nuova cultura della legalità e dell'impegno antimafioso. Ha sempre incrociato l'attività professionale con l'impegno politico, di cui si ricorda tra l'altro il premio di "The Economist" come miglior parlamentare europeo dell’anno 2007. Oggi Fava coordina la Segreteria nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà. Autore di numerosi libri e romanzi, Fava scrive anche per il teatro e per il cinema. Assieme a Monica Zapelli e Marco Tullio Giordana, è autore della sceneggiatura de "I cento passi" premiata, nel 2001, con il Leone d'Oro al festival di Venezia, con il Davide di Donatello e con il Nastro d'Argento.