Maltempo Catanzaro, la provincia chiede lo stato di calamità naturale
La Provincia di Catanzaro chiede al governo la dichiarazione dello stato di calamità naturale per l’intero territorio colpito dall’eccezionale ondata di maltempo del 22 e 23 novembre scorsi. La decisione è stata assunta ieri dalla Giunta provinciale presieduta da Wanda Ferro. Nel corso della riunione di Giunta è stata fatta anche una prima stima dei danni subiti da un territorio già duramente messo alla prova dalle sette alluvioni verificatesi negli ultimi quattro anni. I danni, ancora in corso di quantificazione, ammontano a oltre 21,68 milioni di euro per la rete viaria provinciale (di cui 6,3 milioni nel Lametino, 10,3 milioni nel Soveratese, 3 milioni nel Catanzarese), 24,5 milioni di euro per le opere attinenti i corsi d’acqua, e 300 mila euro per il patrimonio dell’ente. Un totale di quasi 46,5 milioni di euro, cui andranno aggiunti i danni arrecati al settore agricoltura, che potranno essere quantificati nell’arco di un mese e per i quali si stanno delimitando le aree interessate. La Giunta ha quindi preso atto della situazione di grave emergenza, per la quale si rendono necessari interventi urgenti e straordinari con sostegni finanziari, per la riparazione dei danni ed il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree colpite dal maltempo. La Provincia ha inoltre ricordato come, con riferimento ai danni causati dalle precedenti alluvioni, siano state attivate tutte le procedure di legge per l’ottenimento degli interventi ed i sostegni straordinari dello Stato per far fronte alla grave situazione creatasi, ma che nonostante le numerose sollecitazioni avanzate alla Protezione civile e alla Regione Calabria non è ancora stata trasferita alcuna risorsa. Finora è stato quindi possibile effettuare i soli interventi urgenti e improcrastinabili con fondi del bilancio dell’Ente: interventi grazie a quali, probabilmente, si sono evitati disastri ancora maggiori. Il presidente Ferro ha quindi chiesto ai comuni di prestare maggiore attenzione alla tutela del proprio territorio, per prevenire ogni possibile situazione di pericolo. “Basti pensare – dice Wanda Ferro - ai disagi causati dalla piena del torrente Castace nel quartiere Cava di Catanzaro: già nel febbraio scorso il dirigente del settore Genio Civile della Provincia aveva segnalato alla giunta Olivo il pericolo causato dalla presenza di una passarella per l’attraversamento del corso d’acqua, invitando l’amministrazione ad intervenire. Nel corso di un sopralluogo, infatti, i tecnici della Provincia avevano verificato che l’opera poteva costituire un ostacolo al deflusso delle acque soprattutto nel caso di intense precipitazioni. Eventualità che, purtroppo, si è puntualmente verificata”. La richiesta di stato di calamità è stata inoltrata, per le rispettive competenze istituzionali, al presidente del Consiglio dei Ministri, al ministro dell’Interno, alla Regione Calabria e al prefetto di Catanzaro.