Cinema. Oggi i funerali di Vittorio De Seta
Si sono svolti questo pomeriggio i funerali di Vittorio De Seta, il regista e documentarista morto lunedi' sera a Sellia Marina, in provincia di Catanzaro. Le esequie sono state celebrate dal parroco della chiesa del Santissimo Rosario, don Giuseppe Cosentino, alla presenza di tanta gente comune, ma anche di alcuni rappresentanti istituzionali. Dopo il saluto del sindaco di Sellia Marina, Giuseppe Amelio, Eugenio Attanasio, presidente della Cineteca della Calabria, ha evidenziato la figura di De Seta, sottolineando il suo grande amore per l'arte e le tante pellicole firmate con grande successo. Il regista, nativo di Palermo, aveva deciso di trascorrere gli ultimi anni nella cittadina alle porte di Catanzaro, dove sara' tumulata la sua salma. Circoli ed associazioni cuturali continuano intanto a commentare la scomparsa del regista . "E' con grande amarezza - si legge in una nota dell'associazione "Il Pungolo per Catanzaro" - che apprendiamo la notizia della morte di Vittorio de Seta, regista calabrese di fama internazionale che con le sue pellicole e i suoi documentari ha dato "voce" agli invisibili ed ai dimenticati. Il suo ruolo e le sue capacita' sono state riconosciute in tutto il mondo e finanche dal famosissimo regista/attore Scorsese "studioso" di De Seta e dei suoi documentari e dei suoi lavori. La nostra amarezza - continua la nota - e' ancora piu' grande avendo con De Seta lavorato insiema alla organizzazione di una rassegna cinematografica "Raffronti" che si e' svolta, solo qualche anno fa, nella citta' di Catanzaro e alla quale e' stato fisicamente presente dando il suo preziosissimo contributo. Con la perdita di De Seta la Calabria perde un grande protagonista che ha alimentato il nostro territorio con emozioni e storie e pulsioni che hanno varcato i confini della nostra terra". Per il circolo del cinema "Zavattini" di Reggio "il cinema italiano e' orfano di uno dei suoi padri. De Seta e' stato un regista, un intellettuale che ha testimoniato con la sua espressione artistica e le sue scelte di vita il proprio impegno a fianco di ogni marginalita' esistenziale. Il suo cinema che noi, suoi amici del Circolo del Cinema "Cesare Zavattini" abbiamo sempre apprezzato e divulgato, e' stato un esempio non soltanto sotto il profilo artistico, ma anche sotto l'aspetto piu' strettamente sociale. Restano indimenticabili, per questi motivi, i suoi documentari - continua la nota - che hanno raccontato la Sicilia e la Calabria, il sud come area globale di disagio. Non a caso i suoi ultimi impegni artistici sono stati due film che hanno raccontato l'emigrazione e il suo dolore, quell'emigrazione che oggi ci vede ospiti, spesso, nostro malgrado, di persone che fuggono da guerre e carestie, da terre senza futuro".