Catanzaro, accesso al campus dell’Umg: urgono soluzioni diverse
L’emergenza alluvione è quasi finita, anche se permangono evidenti le ferite, con numerose strade ancora piene di fango, frane da mettere in sicurezza, danni ingenti a strutture di privati cittadini. La recente precipitazione, insomma, ha messo a dura prova numerosi quartieri della città, sommergendo di fango e acqua abitazioni, attività commerciali e uffici. Ancora più importante, come intuibile, il fatto che l’alluvione abbia determinato seri problemi ad una struttura come il Campus Universitario di Germeneto all’intero del quale è ubicato il Policlinico Universitario. Difatti, centinaia di utenti tra studenti, dipendenti e familiari di pazienti sono rimasti letteralmente intrappolati all’interno della struttura per tutto il pomeriggio e gran parte della notte dello scorso martedì 22 ottobre. “L’incessante pioggia che ha colpito la nostra città una settimana fa” - afferma Giuseppe Mazza, rappresentante degli studenti in seno al Consiglio d’Amministrazione dell’Ateneo Catanzarese - “ha provocato un blocco totale dello svincolo di raccordo tra viale Europa e il viale di accesso al Campus, invaso da acqua e fango, che ha determinato l’impossibilità al transito delle autovetture. In pratica questo si è tradotto in un completo blocco della possibilità di evasione dall’area del Campus. Particolarmente compromesso il transito Catanzaro Centro - Germaneto con la galleria del Sansinato inagibile, mentre, tutto sommato, inalterata la percorrenza direzione Catanzaro Lido grazie all’apertura del nuovo tratto della Statale 106 che smaltisce una parte delle vetture in direzione sud”. “C’è urgente bisogno di individuare soluzioni stradali alternative” - prosegue Mazza - “quale ad esempio potrebbe essere la realizzazione di una sopraelevata, al fine di garantire ai cittadini, agli studenti e al personale delle due Aziende Ospedaliere un accesso sicuro alla struttura anche in condizioni meteo avverse. Tale necessità appare ancora più urgente se consideriamo che il Campus è ormai divenuto un punto di riferimento regionale sia in termini assistenziali che formativi da e verso il quale oggi transitano oltre 10mila persone ogni giorno e che in futuro, anche con il completamento dei lavori della Cittadella Regionale e del Nuovo ospedale sicuramente sarà maggiore”. “Voglio complimentarmi” - conclude Mazza - “con tutta l’utenza, con il personale universitario e delle aziende sanitarie, che, con abnegazione hanno fronteggiato egregiamente la situazione di grave disagio offrendo supporto a coloro che versavano in evidente stato di panico. Un esempio di grande senso civico che non si perde neanche nei momenti più difficili”.