Emanato il Dpgr che regolamenta le procedure di mobilità

Calabria Attualità

È stato emanato il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 127 del 2 dicembre che regolamenta le procedure di mobilità derivante dai processi di riconversione delle strutture ospedaliere disposti dal Dpgr n. 18/2010 che prevede il riassetto delle reti assistenziali.

Le procedure – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - riguardano tutta l’area della dirigenza del servizio sanitario regionale: medica, veterinaria, sanitaria, tecnica, amministrativa e professionale.

Con questo decreto, il Presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti ha inteso garantire correttezza e trasparenza alle procedure che sono state concertate dalla struttura commissariale con tutte le organizzazioni sindacali interessate, i quali hanno sottoscritto, all’unanimità, le norme contenute nel decreto 127.

Pertanto, essendo già iniziati i processi di riconversione con la dismissione dei presidi ospedalieri individuati in prima fase dal Dpgr 18/2010, era necessario individuare una precisa regolamentazione degli atti e dei provvedimenti che i direttori generali dovranno adottare per la ricollocazione del personale.

Il decreto n. 127 contiene, inoltre, altri importanti disposizioni relative all’acquisizione di personale da parte delle Aziende, oggi impedite dal blocco del turnover attivato, per effetto di legge, dal regime di commissariamento; il decreto dispone, quindi, l’adeguamento delle procedure a quelle previste dall'art. 23 bis del Dl. n. 138/2011 convertito in Legge n. 148/2011, che detta disposizioni per la stabilizzazione finanziaria.

Di conseguenza, in base alle procedure previste, le Aziende dovranno rappresentare alla struttura commissariale le carenze organizzative legate a mancanza di personale con la conseguenziale richiesta di acquisizione di specifiche figure professionali. La struttura commissariale, ove condivise, in seguito a specifiche verifiche, le esigenze prospettate avvierà la procedura per ottenere la deroga al blocco del turnover da parte dell’organismo ministeriale deputato.