“Buone feste cosentino”: Otto Torri approva
Condivisione territoriale e provinciale attraverso una buona comunicazione, valorizzazione intelligente dell’identità e del terroir cosentino, vino e olio in primis, coinvolgimento diretto delle scuole e dei più piccoli, iniziative diffuse dalla città bassa a quella alta, importanti partnership sociali e istituzionali, insieme a tanto cinema, momenti di solidarietà, musica di ogni genere e proposte di intrattenimento invernale per tutti i gusti.
Ci sono tutti questi ingredienti nel metodo di comunicazione e nei contenuti della programmazione “Buone feste cosentine – Dall’immacolata alla Befana 2011-2012” promossa dall’Amministrazione Comunale di Cosenza, con il patrocinio della Regione Calabria e della Camera di Commercio.
Otto Torri sullo Jonio si complimenta con il Sindaco Mario Occhiuto, anzi tutto per la scelta intelligente di dare ampia diffusione provinciale alla programmazione socio-culturale ed artistica proposta in questo periodo nel capoluogo. Cosenza, del resto, non è soltanto una città, ma è il capoluogo di un vasto territorio e – come è opportunamente scritto nell’utilissimo manifesto tascabile diffuso con la stampa quotidiana – ambisce ad essere anche “capoluogo della cultura, del commercio e della solidarietà”.
Efficace e chiaro il titolo dato all’intero calendario. – Comodo e immediato il format grafico ed il packaging scelto per far arrivare il messaggio in tutti i comuni della provincia. – Lungimirante la scelta dei contenuti e dei diversi target coinvolti in un periodo che, molto spesso, soprattutto dalle nostre parti, rischia purtroppo di far passare in secondo piano le tradizioni autentiche dei territori, assecondando la confusione tra le classiche code di consumatori della grande distribuzione con quelli che dovrebbero invece essere eventi destinati a far rivivere memoria, autenticità delle produzioni e spirito dei luoghi, piazze e centri storici. – Tutta un’altra atmosfera, insomma. Ed un’altra mission, più nobile, sostenibile e duratura negli effetti.
Dal vino, l’olio e i prodotti agricoli e biologici, protagonisti del “Villaggio della tradizione” sul Lungocrati, alle numerose tappe al cinema per bambini con ingresso gratuito, dall’artigianato alle tante iniziative di solidarietà, dalla musica regionale a quella classica, dai tradizionali mercati degli oggetti natalizi alla pista di pattinaggio e sci, Cosenza riesce ad identificarsi per distinguersi, ad emozionare e soprattutto a saper attrarre l’attenzione e le presenze dall’intera provincia.
Con una programmazione di qualità, certo. Ma – ciò che conta – con un’apertura ai territori, supportata da coerenti azioni di comunicazione e marketing territoriale, finalizzate a stimolare un latente ma numericamente consistente turismo di prossimità. Una via intrapresa che merita attenzione, plauso e che dovrebbe essere seriamente imitata.