Intimidazione. Consiglio Comunale straordinario a Botricello
"Non penso sia il gesto di un folle e di uno squilibrato, c'è qualcosa di amministrativo e politico". Lo ha detto il prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, intervenendo al Consiglio comunale straordinario convocato questa mattina a Botricello dopo l'intimidazione ai danni del comandante della Polizia municipale di Botricello, Rosario Pignanelli. All'ufficiale, nella notte tra giovedì e venerdì, è stata incendiata l'autovettura parcheggiata davanti casa. Dopo l'intimidazione il sindaco Giovanni Camastra ha convocato la seduta straordinaria del Consiglio, al quale questa mattina hanno partecipato, oltre al prefetto, il sindaco di Cropani, Bruno Colosimo, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Sellia Marina, capitano Giovanni De Nuzzo, e il comandante della stazione, maresciallo Natale Malagrino', l'assessore provinciale Michelangelo Ciurleo. In prima fila Pignanelli con la moglie, anch' ella dirigente del Comune, e i figli. Intanto, la Procura della Repubblica di Catanzaro ha aperto un fascicolo e le indagini sono portate avanti dai Carabinieri di Sellia Marina e Botricello, mentre il Consiglio comunale ha espresso unanime condanna del gesto. E se il parroco don Tommaso Mazzei si è appellato alla necessità di "costruire" per il bene comune, è stato il prefetto a richiamare l'attenzione sul ruolo della politica. "E' un epidosio brutto, vile e vigliacco - ha sostenuto Reppucci - questa è una zona tranquilla, ma non dimentichiamoci che siamo in una zona di confine". Secondo il prefetto, però, "Botricello per me è un paese di frontiera, è nelle nostre preoccupazioni, un po' per il confronto politico che a me non piace, così siete bloccati e non rispondete a esigenze della comunità e se continua così questo paese muore. Avete prospettive e potenzialità - ha aggiunto Reppucci - e su questo vi dovete concentrare. Botricello e' uno dei quattro, cinque comuni che ho piu' attenzionato, ricevo cataste di carte per denunce ed esposti, che fanno parte del confronto, ma cosi' non si va da nessuna parte. Impegnatevi sulla miseria e sulla povertà, che sono il vero dramma di questi tempi. Date senso alla solidarieta' che avete espresso oggi, altrimenti abbiamo perso tempo". Nel rivolgersi alla classe politica locale, Reppucci ha ribadito che "ciascuno è portatore di valori e sensibilità , c'è un rapporto dialettico, però non vedo nulla di strano se dopo si va a prendere un caffè insieme. Dovete dire no all' odio e al rancore, no a un dibattito fuori dalle righe. Qui nessuno è detentore della verità - ha concluso il prefetto - e i Carabinieri stanno operando sapendo che si tratta di un atto mirato".