Acquereggine, i consiglieri di maggioranza a Morabito: fatti, non parole

Reggio Calabria Politica
La sede di Acquereggine

I consiglieri comunali di maggioranza Daniele Romeo, Demetrio Marino, Pasquale Naso, Antonio Pizzimenti, Domenico Marra e Antonio Quartuccio intervengono a muso duro sulla questione Acquereggine. “Se è vero che la Giunta Morabito ha salvato Acquereggine, come sostenuto dall'ex Presidente della Provincia, in molti a dire il vero non se ne sono proprio accorti" sostengono in una nota in cui aggiungono che “l’ex Presidente della Provincia di Reggio, che più volte ha esaltato la virtuosità del suo Ente prima di dilapidare tutti i fondi a disposizione in piena campagna elettorale con irresponsabili finanziamenti a pioggia verso i territori elettoralmente a lui più vicini, farebbe meglio ad evitare di addentrarsi in discorsi contabili e lezioni di moralità amministrativa. Che l'esponente del Pd voglia passare per un abile gestore della cosa pubblica, assurgendosi a censore e mettendo il naso a palazzo San Giorgio, ci sembra alquanto paradossale. La gestione delle casse provinciali sotto la guida Morabito – continua la nota - ha causato infatti problemi di liquidità e di rispetto del Patto di Stabilità all'attuale Giunta di Palazzo Foti. Il nostro Sindaco, con le qualità umane che lo contraddistinguono e senza offendere nessuno, ha solamente portato ad esempio quanto fatto da altri Enti Locali calabresi, citando come esempio la Provincia di Crotone capace di assicurare 9 milioni di euro per risolvere il problema della gestione idrica. Nove milioni, non certo uno decantato come risolutore da Morabito. Esempio concreto di quanto poteva essere fatto anche a Reggio e non è stato fatto. Parlare dunque di risoluzione del problema con l'anticipazione a cui fa riferimento il capogruppo Pd alla Provincia ci sembra ampiamente esagerato. La replica stranamente nervosa dell'ex presidente, solitamente persona pacata e rispettosa, non vorremmo denotasse l'incapacità del Pd e della coalizione di centrosinistra di assumersi le responsabilità adeguate di fronte ad un problema, quello di Acque Reggine, che solo in questo momento storico si sta risolvendo grazie alla proroga contrattuale della Regione fino al 30 settembre, grazie alle anticipazioni di cassa dell'attuale Provincia e soprattutto grazie al Comune di Reggio capace di trovare un accordo di grande rilievo sia per l'azienda che per la città . Un accordo – proseguono i consiglieri di maggioranza - scaturito da un proficuo e concorde tavolo di concertazione che ha visto le due parti sedute anche nei giorni di festa alfine di assicurare la continuità di un servizio essenziale e salvaguardare i posti di lavoro. Fatti: non parole – concludono nella nota - Quella di Morabito, insomma, è un'evidente “excusatio non petita, accusatio manifesta”.