Crotone, viaggio nel Gran Canyon cittadino tra voragini e disservizi
Tre minuti del vostro e del nostro tempo per vedere.
Tre minuti del vostro e del nostro tempo per capire...
Tre minuti preziosissimi ed inesorabili, che ci consegnano una città, Crotone, da qualche anno il fantasma di se stessa: sporca, malandata, trascurata: Nei servizi essenziali, nella vivibilità e soprattutto nelle sue arterie stradali, praticamente impraticabili.Povere automobili, pneumatici ed ammortizzatori messi a dura prova quotidianamente, cosi come i malcapitati pedoni. Più che mai a rischio la loro incolumità a passeggio nel Gran Canyon cittadino.Una buca o addirittura voragine ogni due metri di strada, e dappertutto. Un disastro totale. Se di record negativo non si tratta, poco ci manca.Un vero e proprio percorso ad ostacoli, che ci accompagna lungo tutte le vie cittadine, fra cassonetti improbabili, sporcizia ben distribuita, e disordine un po' ovunque (vedi, per dirne una, l' affissione selvaggia dei manifesti elettorali). Verde pubblico non pervenuto, o presente solo a sporadiche macchie, e spiagge simili a comode pattumiere a cielo aperto... Ma i nostri amministratori non ci avevano detto che Crotone fosse città a vocazione turistica? Miraggi e artifizi fantapolitici... E dulcis in fundo, interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione pubblica, avviati e mai ultimati. Due mirabilie su tutte, le due mura di cinta crollate da diversi mesi in via Reggio e Corso Mazzini, sistemate poi alla meno peggio dall'amministrazione comunale.Una sorta di triste fotografia di una città dove a regnare e "governare", ahi noi, sono l'approssimazione e l'immobilismo più totali, fattori questi purtroppo scarsamente gratificanti, e, per una realtà già povera e ampiamente provata, oltre modo penalizzanti.