Fondi Fas, il vicepresidente Cersosimo replica al ministro Scajola
"È avvilente che uomini di Stato, ministri della Repubblica, mistifichino così rozzamente la realtà pur di piegarla a miseri interessi di bottega e di brevissimo periodo. La storia dei Fas e delle responsabilità della mancata attribuzione alle Regioni italiane è fin troppo nota per essere reinventata di sana pianta a loro piacimento da ministri e dai loro seguaci locali". Lo afferma - informa una nota dell'ufficio stampa della Giunta - il vicepresidente della Giunta regionale Domenico Cersosimo replicando alle dichiarazioni sui fondi Fas del ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola.
"È da otto mesi - sottolinea Cersosimo - che tutte le Regioni chiedono con forza e determinazione al Governo il trasferimento delle ingenti risorse Fas per sostenere processi di sviluppo economico e nuova occupazione, tanto più urgenti in una fase congiunturale avversa come quella che il nostro Paese sta attraversando da oltre un biennio. In un primo momento le risorse Fas sono state negate alle Regioni accampando pretestuose motivazioni legate alla riprogrammazione, ad adempimenti formali, alla concentrazione delle risorse in progetti strategici".
"La Calabria - aggiunge il vicepresidente Cersosimo - ed anche le altre Regioni del Sud non solo hanno riprogrammato, completato le procedure formali e concentrato la spesa, ma hanno concordato con il ministero dello Sviluppo Economico tutti gli aspetti formali e sostanziali che hanno comportato l'approvazione finale dei Fas regionali da parte del Governo. È dunque falso affermare che le Regioni sono in ritardo di riprogrammazione".
"La verità è che il Governo non trasferisce i fondi Fas alla Regione Calabria - conclude Cersosimo - perché vuole continuare a sostenere i produttori e l'economia del Nord pagando un prezzo politico alla Lega Nord. E questo è tanto più vero da aver indotto da mesi le Regioni a disertare e a non frequentare più la Conferenza Stato-Regioni. È scandaloso - conclude Cersosimo - che per meri fini elettoralistici il Governo neghi al Mezzogiorno risorse già formalmente assegnate, acuendo moltissimo le condizioni di vita di milioni di famiglie e degli imprenditori".