Naufragio Costa Concordia: 34 i calabresi a bordo

Calabria Attualità
foto: Sky.it

Secondo la lista a disposizione della compagnia Costa Crociere, la maggior parte degli italiani a bordo della nave da crociera Costa Concordia naufragata venerdì notte vicino la costa dell’isola del Giglio, in Toscana, erano sardi (208), seguiti da siciliani (195), piemontesi (148) e lombardi (142). I passeggeri emiliani erano 71, 69 i veneti, 42 i toscani, 21 i liguri e 12 i laziali, 10 provenivano dalla Campania, 10 dalla Puglia, 9 dall’Abruzzo, 5 dalla Basilicata, 2 dal Friuli Venezia Giulia, 2 dall’Umbria.

I passeggeri calabresi in crociera erano 34 sono tutti salvi e in buone condizioni di salute. Si tratterebbe di una coppia di Crotone con i loro 5 figli, una coppia di Cutro in viaggio di nozze, 5 persone di Isola Capo Rizzuto, tutti dello stesso nucleo familiare padre, madre, figlio e nonni; un'altra famiglia di Crotone; un maresciallo dei carabinieri di Paola (Cosenza), da solo in viaggio, una coppia di Aprigliano (Cosenza) con i loro due figli ed un’altra coppia di Cosenza, un animatore turistico di Catanzaro e 4 persone della provincia di Vibo.

Nel dettaglio, da Crotone si trovava sulla Costa Concordia Claudio Adamo insieme alla sua compagna e ai figli di 20, 18, 17, 12 e 8 anni. Massimiliano Scicchitano di 40 anni, sua moglie Bruna Ruggiero e i suoi due bambini, maschio e una femmina. Scicchitano è titolare di una nota gelateria sita sul lungomare crotonese; Francesco Frijo, 33 anni e sua moglie Caterina Sestito, 25, entrambi di Cutro, che erano in viaggio di nozze; un’intera famiglia di Isola Capo Rizzuto, Nino Tritto e sua moglie, entrambi pensionati, con la figlia ed il marito Antonio Abate e il loro figlio. Durante le operazioni di salvataggio, Abate è stato portato in un punto di raccolta diverso da quello in cui erano i suoi, per questo motivo inizialmente i suoi familiari hanno creduto fosse disperso;

Deborah Incutti di Roggiano Gravina si era imbarcata col marito e le sue due figlie piccole, una di sette mesi, l’altra di due anni che sono state trasferite ieri pomeriggio all’ospedale Bambino Gesù di Roma per ipotermia. Le loro condizioni di salute non sarebbero gravi; Valter Cosentini, dirigente provinciale dell’Udc, residente ad Aprigliano (Cosenza) in vacanza con la moglie e i suoi due figli di cinque e nove anni; una coppia di Fuscaldo; un maresciallo di Paola Giuseppe Romanò, in servizio al comando provinciale del carabinieri di Cosenza; un animatore di Catanzaro, Andrea Celia che vive nel quartiere Corvo; quattro persone di Pizzo Calabro (Vibo Valentia) Leonardo Colombo, Carmelo Onorini, Pasquale Monteleone e Domenico Vallone. Colombo era direttore di cucina sulla Costa Concordia.