Calabria: Pugliano partecipa alla presentazione di seminari sulla responsabilità sociale

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L’Assessore regionale all’Ambiente parteciperà, domani, diciannove gennaio, alle 9.30, alla presentazione di un ciclo di seminari sulla responsabilità sociale e sostenibilità (Corporate Social Responsibility) delle aziende e degli enti locali, che si svolgerà al Rimuseum - Museo dell’Ambiente a Rende, in collaborazione con l’Università della Calabria – Dipartimento di Scienze Aziendali. I seminari sono destinati agli operatori del mondo delle imprese, banche, aziende, enti non profit ed enti pubblici. “L’iniziativa – ha affermato l’assessore Pugliano - si inserisce in una strategia di diffusione dei principi della sostenibilità ambientale e dell’educazione allo sviluppo sostenibile che vede da tempo impegnata la Regione Calabria. Nella Regione è infatti forte la consapevolezza di quanto sia necessario che gli enti locali, le imprese e la società in genere diventino parte attiva in un processo di sviluppo responsabile del territorio. L’iniziativa coinvolge la Regione, l’Università della Calabria, diversi enti locali (provincia di Cosenza, Comune di Cosenza, Comune di Rende, solo per citare i più vicini), molte imprese, ordini professionali ed associazioni, a testimonianza del grande interesse che si ha oggi verso l’economia sostenibile”. “L’economia sostenibile – ha aggiunto - è incentrata su un modello di sviluppo integrato, in cui vengono contemplate la dimensione economica, quella ambientale e quella sociale, ma l’accoglimento di questo modello presuppone una riorganizzazione culturale, scientifica e politica della società. Il modello di sviluppo sostenibile porta con sé il concetto di responsabilità sociale secondo cui un ente o un’azienda diviene socialmente responsabile in quanto agisce facendo propri i principi di uno sviluppo attento e rispettoso dell’ambiente. Interiorizzare la dimensione ambientale, continua l’assessore Pugliano, vuol dire che devono essere esplicitate ed analizzate le scelte effettuate in campo ambientale e definite le azioni da intraprendere per garantire una sempre maggiore qualità della vita”. “In questo modo – ha detto ancora Pugliano – un’amministrazione, ad esempio, non solo deve riferire sulle proprie politiche per l’ambiente, sulle attività intraprese e sugli aspetti economici e finanziari correlati ma, per mezzo di dati e statistiche, misura le ricadute ambientali delle proprie attività, verifica l’efficacia nel raggiungimento degli obiettivi fissati dalla programmazione e valuta la qualità, in termini di efficienza, con cui la spesa ambientale viene erogata, che poi deve comunicare. Quindi la responsabilità sociale è parte di un processo che interessa l’ente o l’impresa nel suo insieme, in cui dal sistema di valori deve derivare un insieme coerente di norme di condotta, atte a conferire a tutte le azioni un senso comune e a funzionare da cardine di riferimento per i comportamenti operativi. La crescente attenzione al comportamento etico per le imprese interessa ormai tutto il mondo. Nel 2000 il segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan vara il Global Compact, un Codice di Comportamento basato su nove principi a cui aderiscono le maggiori multinazionali, le quali si impegnano formalmente a diffondere i valori della responsabilità sociale in tutto il mondo. Il tema della responsabilità trova terreno fertile anche in Europa. Nel 2000 il Consiglio Europeo di Lisbona richiama al senso di responsabilità sociale delle aziende per quanto riguarda le best practicies collegate all’istruzione ed alla formazione continua, all’organizzazione del lavoro, alle pari opportunità ed allo sviluppo sostenibile. La responsabilità sociale diviene, quindi, una sfida per tutti, aziende, pubbliche amministrazioni, associazioni, ecc., tanto più che aderire volontariamente alle indicazioni dell’Unione Europea significa adottare un nuovo paradigma di corporate governance in cui diventano centrali il rapporto con i portatori di interesse ed i principi del miglioramento continuo e dell’innovazione, gestiti con regole e garanzie ben precisi. La scelta strategica di adottare un atteggiamento proattivo nei confronti dell’ambiente e delle aspettative maturate dai diversi interlocutori sociali, non è di per sé condizione sufficiente per guadagnare e sfruttare condizioni di vantaggio competitivo durevole. Occorre che l’impegno etico-sociale ed ambientale sia coerente, interiorizzato e comunicato all’esterno attraverso uno specifico strumento: il bilancio sociale. La responsabilità sociale è quindi, una sfida che la Regione insieme al governatore Scopelliti intende raccogliere. Infatti la Regione è parte attiva in questo processo con l’erogazione di consistenti finanziamenti agli enti locali per la contabilità ambientale”. L’iniziativa proposta dall’Assessorato regionale all’Ambiente insieme all’Università della Calabria -Dipartimento di Scienze Aziendali al Rimuseum – Museo dell’Ambiente – ha concluso Pugliano -, si inserisce dunque in una più ampia attività di sensibilizzazione della collettività calabrese sui temi della sostenibilità, coinvolgendo tutti gli operatori della società civile”. In particolare all’iniziativa, prevista domani, parteciperanno oltre all’Assessore Pugliano, anche Giovanni Latorre, Rettore Università della Calabria; Danilo Drago, Direttore Dipartimento Scienze Aziendali Università della Calabria; Vittorio Cavalcanti, Sindaco del Comune di Rende; Antonio Molinari, Direttore Generale della Provincia di Cosenza; Renato Pastore, Presidente Confindustria; Federico Bria, Segretario Generale Banca BCC MedioCrati, Marina Galati di Banca Etica, Domenico Bigotta, Vicepresidente Camera di Commercio di Cosenza; Maurizio Napoletano, Presidente Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili di Cosenza.