Forza Nuova: un “cappio” contro le liberalizzazioni
Forza Nuova dice no alle liberalizzazioni “che - affermano - rappresentano un passato liberista miseramente fallito e si batte per la tutela di tutte le categorie, in particolar modo di quelle in difficoltà”. “Tutti i passi del governo Monti - dichiarano Rosario Castiglia, responsabile Forza Nuova per la provincia di Cosenza e Giuseppe Liporace, responsabile della sezione di Bonifati (Cosenza) - stanno portando gli Italiani alla disperazione e quello delle liberalizzazioni rappresenta per alcune categorie fondamentali della nostra società, un duro colpo da sopportare. Le incombenti liberalizzazioni avranno come risultato, per gli edicolanti come d'altronde per i tassisti e per interi settori della nostra società, la fine della pace sociale e familiare. Già sono in migliaia che lottano per non chiudere e questa sarà la botta finale”.
“Quello del Prof. Monti – continuano da Forza Nuova - è un governo che potrebbe essere accusato, visti purtroppo i numerosi, recenti e dolorosi fatti di cronaca, di istigazione al suicidio, ed è per questo che questa mattina, le edicole, le stazioni, i parcheggi dei taxi, le piazze, i teatri e i principali punti ritrovo di oltre 100 città italiane si sono risvegliate cosparse di cappi pronti per l’impiccamento e di cartelli riportanti la seguente scritta: “questo cappio è gentilmente offerto dal Ministero dei suicidi del Governo Monti!”
Con quest’azione Forza Nuova intende denunciare “le nefandezze di questo governo che sta mettendo in ginocchio il popolo italiano e schierarsi a difesa dei tassisti, degli edicolanti, dei camionisti, degli agricoltori e di tutti quei mestieri deboli che in questo momento rischiano di scomparire sotto la scure di una finanza famelica e criminale”.
“Da sempre Forza Nuova sta accanto a chi lotta per i diritti del popolo Italiano e dei lavoratori. Anche la Calabria è in rivolta contro questa insensata manovra economica che non pensa alla gente, ai suoi figli. E' ora – concludono Castiglia e Liporace - di gridare con Forza il nostro... Basta”.