Imprenditore cutrese condannato per usura ed estorsione
Leonardo Le Rose, imprenditore di Cutro è stato condannato oggi a quattro anni di reclusione e 800 euro di multa dal tribunale collegiale di Catanzaro, che lo ha ritenuto colpevole dei reati di usura ed estorsione. Oltre alla pena, ridotta di un terzo per la scelta del rito abbreviato, i giudici hanno imposto all'imputato, difeso dall'avvocato Luigi Colacino, il risarcimento del danno all'uomo che egli avrebbe vessato, un imprenditore di Soveria Simeri, comune del catanzarese, costituito parte civile con l'avvocato Eugenio Battaglia (sostituito in aula da Ugo Custo), quantificandolo in 30 mila euro, ed inoltre gli hanno confiscato 21.690 euro, ritenuti provento dei reati contestati.
I FATTI | Le Rose, secondo le accuse, nel 2002 aveva prestato dei soldi alla sua vittima in almeno tre diverse occasioni, per un totale di circa 150 mila euro, chiedendone la restituzione a tassi di interesse usurari. Il primo prestito di 50 mila euro, nel giro di pochi mesi era lievitato fino a 70 mila euro.Per un lungo periodo il debitore era riuscito a restituire quanto dovuto, ma poi, non riuscendo più ad onorare l'impegno si era rivolto alla Polizia sporgendo denuncia. Gli agenti lo avevano così seguito ad un appuntamento che, il 9 ottobre del 2003, questi aveva con il suo aguzzino per pagare una tranche. Al momento di ritirare il denaro per Le Rose erano scattate le manette.