Lamezia: Carrón presenta in videoconferenza “All’origine della pretesa cristiana”
Mercoledì 25 gennaio, alle 21,30 in collegamento satellitare con Milano, sarà presentato presso il Salone del Seminario Vescovile di Lamezia Terme il libro della Scuola di Comunità che sarà quest'anno alla base degli incontri di catechesi delle comunità di Comunione e Liberazione.
Il libro presentato in collaborazione con Rizzoli editore è All’origine della pretesa cristiana, in occasione della nuova edizione.
La presentazione del libro avviene in contemporanea in tutta Italia, in diretta via satellite; coinvolgerà almeno 50.000 persone. Da Milano, interviene don Julián Carrón, presidente della Fraternità di CL.
Tradotto in 19 lingue, il libro è uscito per la prima volta nel 1999. L’attuale edizione è disponibile anche in formato ebook.
All’origine della pretesa cristiana rappresenta il secondo dei tre volumi del “PerCorso”, che comprende Il senso religioso (che è stato il testo della Scuola di comunità nel 2011) e Perché la Chiesa. L’intento di don Giussani è quello di mostrare la pertinenza della fede alle esigenze della vita, in un impegno educativo che ha introdotto all’esperienza cristiana migliaia di persone in tutto il mondo, e il cui carisma continua a incontrare e a coinvolgere tanti attraverso la vita di Comunione e Liberazione.
In questo secondo volume del suo PerCorso, don Giussani mostra il passaggio dal senso religioso all’avvenimento di Gesù Cristo, cioè all’esperienza religiosa cristiana: «In esso ho voluto esprimere la ragione per cui un uomo può credere a Cristo: la profonda corrispondenza umana e ragionevole delle sue esigenze con l’avvenimento dell’uomo Gesù di Nazareth».
Per tutto il 2012 All’origine della pretesa cristiana sarà il testo della "Scuola di comunità", la catechesi settimanale degli aderenti al movimento, giovani e adulti, in tutto il mondo.
Intervistato dal quotidiano Avvenire (domenica 22 gennaio 2012), don Carrón dice che nel libro All’origine della pretesa cristiana"c’è una straordinaria sintonia con le motivazioni dell’Anno della fede" indetto da Benedetto XVI; infatti "Giussani mostra la ragionevolezza della fede attraverso lo sguardo di coloro che hanno partecipato a quel primo tentativo di “verifica” che fu la convivenza di Gesù coi discepoli. Nell’incontro che fin dall’inizio li affascinò per la sua eccezionalità, si mise in moto il desiderio di condividere con Lui tutta la vita. Cristo continua a proporsi oggi attraverso la Chiesa, incontrando tutta la nostra umanità. In un’epoca di smarrimento e confusione come questa, è motivo di gratitudine avere ricevuto la grazia della fede, che è davvero l’unica ragione per sperare. L’unica che ha la consistenza sufficiente per fare respirare l’uomo in qualsiasi circostanza".