Scalea: i finanzieri sequestrano 5 discariche
I finanzieri della tenenza di Scalea dopo complesse attivita’ investigative e l’effettuazione di sopralluoghi, accertamenti ed acquisizioni documentali, anche topografiche, hanno dato esecuzione al sequestro di cinque aree adibite a discariche abusive. L’attivita’ ha riguardato la zona industriale del comune di Scalea fino ad arrivare alle sponde del fiume Lao, dove sono stati rinvenuti rifiuti di ogni genere e tipologia: solidi urbani e speciali, anche pericolosi, tra cui pneumatici usati, fusti e bidoni adibiti al trasporto di olii industriali e diluenti, autoveicoli dismessi e parti meccaniche, stampi di barche in vetroresina in evidente stato di ossidazione, materiale di risulta edile e scarti derivanti dalla estrazione e lavorazione di inerti. In altre parole, a due passi dal comune di scalea ed al confine con il territorio comunale di S. Maria del cedro, sono state portate alla luce delle vere e proprie discariche a cielo aperto. Elevato il degrado ambientale riscontrato nella predetta area industriale, sottoposta ope legis al vincolo paesagistico-ambientale ed idrogeologico ai sensi del r.d.l. nr. 3267 del 30.12.1923 e sismico ai sensi della legge nr. 64 del 02.02.1974. l’attivita’ eseguita ha comportato il sequestro di alcune migliaia di tonnellate di rifiuti conferiti in violazione di legge sui terreni e la segnalazione all’autorita’ giudiziaria di quattro persone per ipotesi di reato legate alla violazione della normativa ambientale. della circostanza sono stati interessati gli uffici competenti per le analisi del caso, al fine di verificare l’eventuale grado di inquinamento attuale del suolo e del sottosuolo. La difesa dell’ambiente e’ oggetto di attenzione da parte della guardia di finanza e si inserisce nel piu’ ampio contesto della cornice di sicurezza economico-finanziaria, anche per i profili di natura fiscale sottesi riguardanti il tributo speciale per l’illegale conferimento in discarica di rifiuti solidi urbani istituito con la legge n. 549 del 1995 recepita dalla legge regionale n. 16 del 2000. In tale ottica e con riguardo anche ai profili di tutela degli interessi erariali locali, l’attivita’ svolta si inserisce nel lavoro di costante monitoraggio del territorio attuato dalle fiamme gialle nell’ambito del capillare dispositivo di controllo predisposto dal comando provinciale di Cosenza.