Cosenza: geotermia e pompe di calore
“Geotermia e pompe di calore. Un clima ecologico, sicuro e sano”. Questo l’argomento della giornata formativa organizzata dall’Ordine Nazionale dei Biologi – Delegazione di Cosenza, svoltasi venerdì 3 febbraio nel Salone delle Conferenze di Confindustria – Cosenza (via Tocci, 2). A partecipare tutti gli ordini professionali da architetti a geologi, da ingegneri a biologi, imprese e installatori. A introdurre i lavori: Giovanni Misasi, Commissario provinciale della Delegazione di Cosenza dell’Ordine Nazionale dei Biologi e Giovanni Romano, Energy manager della Provincia di Cosenza. A spiegare i grandi vantaggi della Geotermia Fabrizio Mangini, architetto e ingegnere – Erde srl, ricordando che in Italia vige l’obbligo di una percentuale minima di energia da fonti rinnovabili nei nuovi edifici e nelle ristrutturazioni rilevanti. L’energia geotermica, come spiegato da Mangini, è l’energia immagazzinata naturalmente nel sottosuolo, dovuta al calore dei processi di decadimento nucleare naturale che avvengono nel nucleo della Terra, che attraversa gli strati soprastanti, o all’attività vulcanica.
L’energia geotermica si distingue in “ad alta entalpia”, energia ad alta temperatura per la produzione di energia elettrica e impieghi industriali e “a bassa entalpia”, quando si utilizza energia a temperatura inferiore a 90° per fini civili, agricoli e industriali. Il vantaggio dell’uso della geotermia a bassa entalpia è che, da strati del sottosuolo relativamente superficiali (profondità comprese fra 0 e 200 metri), è possibile estrarre tutto l’anno fluidi a temperatura media di circa 15°, quindi aria calda d’inverno e aria più fresca d’estate. La temperatura di circa 15° potrebbe essere adeguata per rinfrescare in estate ma non è sufficiente a riscaldare in inverno, per cui il fluido proveniente dal sottosuolo viene riscaldato ulteriormente tramite apparecchi elettrici detti pompe di calore. Esse, attraverso un ciclo termodinamico simile a quello dei frigoriferi, sottraggono calore al fluido più freddo per cederlo agli ambienti più caldi e possono essere impiegate in tutti i settori: dalle costruzioni civili e residenziali agli edifici pubblici, negli edifici commerciali, nei magazzini, ecc. Diffusa da oltre trent’anni nel mondo (Usa, Cina, Giappone), la geotermia a bassa entalpia è considerata dall’ambiente tecnico – scientifico e dalle associazioni ambientaliste una delle fonti energetiche rinnovabili più rispettose dell’ambiente e del paesaggio: non è visibile in superficie e non disturba il paesaggio, la flora e la fauna; non determina fumi o altre emissioni nell’atmosfera, nelle acque o nel suolo; non comporta alti costi ambientali di produzione o smaltimento dei suoi componenti, non comporta l’importazione di componenti e tecnologie da Paesi extra UE.
Considerata dall’Unione Europea una soluzione strategica importante per la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 entro il 2020, la Geotermia rientra a pieno come strumento importante per raggiungere alcuni degli obiettivi dei prossimi anni: costruire in modo più razionale ed efficiente per consumare meno energia; utilizzare fonti rinnovabili locali per dipendere di meno dagli altri Paesi; ridurre l’impatto ambientale con energie rinnovabili realmente pulite. Tra i vantaggi, inoltre, costi delle bollette ridotti dal 50 al 75%, rientro dal maggior costo iniziale in 5-10 anni, finanziamenti pubblici, agevolazioni fiscali e tariffarie, durata doppia rispetto a caldaie e condizionatori, nessun pericolo di incendio o intossicazione. Come sottolineato da Fabrizio Mangini, l’efficienza di un sistema geotermico è condizionata dal terreno e dalle eventuali acque superficiali o sotterranee presenti, per cui occorrono l’analisi termo idrogeologica preliminare sulla base dei dati disponibili, l’assistenza del geologo in fase di perforazione, l’esecuzione del GRT nel caso di un numero significativo di sonde, la relazione geologica finale. Solo così si può ottenere un impianto geotermico corretto e affidabile. Gli impianti a pompa di calore accedono agli incentivi fiscali che il Governo Monti ha prorogato a tutto il 2012.